Lugano
Giovani UDC contro "la cancel culture dei movimenti antisemiti"
Redazione
9 ore fa
I Giovani UDC condannano fermamente gli atti di "intolleranza e violenza" durante il concerto della Israel Philharmonic Orchestra al LAC, sottolineando "l'ipocrisia dei gruppi di sinistra, che promuovono la tolleranza ma praticano la censura". Chiedono quindi che la Città di Lugano non tolleri più manifestazioni simili.

Quanto avvenuto fuori dal LAC in occasione del concerto della Israel Philharmonic Orchestra - in vista della Giornata della Memoria del 27 gennaio - non è proprio andato giù ai Giovani UDC, che hanno deciso di esprimere il loro disappunto e condannare tali azioni tramite un comunicato stampa. "Questa manifestazione rappresenta un episodio di gravità inaudita, soprattutto perché avvenuto in coincidenza con la Giornata della Memoria", sottolineano i giovani democentristi, secondo i quali "è inaccettabile che proprio in questa ricorrenza, dedicata al ricordo delle vittime della Shoah e alla riflessione sugli orrori del passato, si siano verificati episodi di intolleranza e atteggiamenti antisemiti". Nella nota viene poi ribadito come la libertà di espressione sia uno dei valori fondamentali della nostra democrazia. "Tuttavia, dobbiamo constatare con sgomento che oggi questa libertà viene minacciata proprio da chi si dichiara paladino di giustizia sociale e cultura. Non possiamo tollerare che un gruppo di individui, agendo con violenza verbale e comportamenti distruttivi, tenti di imporre il pensiero unico, cercando di soffocare ogni opinione diversa dalla propria".

"Intolleranza e antisemitismo da parte della sinistra"

Quello che i Giovani UDC ritengono "particolarmente assurdo e ipocrita" è il fatto che - secondo loro - questi comportamenti provengano "da gruppi di sinistra, che si presentano come difensori della tolleranza e dell’inclusione". Lo stupore dei democentristi deriva principalmente dal fatto che questi stessi ambienti dovrebbero promuovere il rispetto e il dialogo, ma "finiscono invece per alimentare divisioni, intolleranza e persino atteggiamenti antisemiti, come quelli visti durante questa manifestazione. Questo dimostra come la sinistra, ormai da tempo, sia diventata promotrice di una cultura che non tollera la diversità di opinioni, ma si arroga il diritto di decidere cosa sia giusto e cosa debba essere censurato".

"Un’offesa alla memoria e alla cultura"

La coincidenza con la Giornata della Memoria "rende l’accaduto ancora più grave". Nel comunicato viene infatti messo in evidenza che il fatto di "utilizzare un momento dedicato al ricordo delle vittime della Shoah per diffondere odio è un insulto non solo alla memoria delle vittime, ma anche ai valori di rispetto e riflessione che questa giornata rappresenta". In questo senso, per i Giovani UDC è evidente che "chi si lamenta della 'mancanza di cultura' in realtà promuove solo una 'cultura del pensiero unico', dove esiste una sola verità accettabile e ogni altra opinione deve essere distrutta".

"Basta con la cancel culture e l’ipocrisia"

"Le scritte e le urla violente come 'Vergogna, fascisti assassini' contro il pacifico pubblico, colpevole solo di voler ascoltare il concerto, non fanno altro che confermare come la cancel culture stia prendendo piede anche in Ticino. La volontà di censurare, di attaccare e di distruggere non è segno di forza morale o intellettuale, ma il sintomo di una società che sta perdendo i suoi valori democratici. Questi episodi dimostrano come il pensiero unico sia diventato una dittatura ideologica, alimentata da chi si professa tollerante ma è in realtà intollerante verso tutto ciò che non rientra nel proprio schema ideologico". Sulla base di quanto scritto nel comunicato, il movimento chiede "con fermezza che la città di Lugano non tolleri più manifestazioni di questo tipo, specialmente quando assumono toni antisemiti, distruttivi e violenti. Non è accettabile che episodi di questa gravità, che minano la convivenza civile e il dialogo democratico, trovino spazio nella nostra città".