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Il bando cantonale per la ricerca di spazi da destinare alla giustizia parlava del “Luganese”. Ma tra le 38 proposte giunte a metà gennaio sul tavolo della Sezione della logistica, alcune provenivano da fuori il Distretto di Lugano, ha confermato Giovanni Realini ai microfoni di Ticinonews. Se per il Cantone l’intenzione è di concentrare la giustizia nel Luganese, Chiasso e il Mendrisiotto vogliono comunque provare a giocare le loro carte. Negli scorsi giorni la Commissione di studio per l’aggregazione del Basso Mendrisiotto si è infatti accodata a Chiasso e all’idea di insediare parte del terzo potere nell’ex stabile Credit Suisse, in Piazza Indipendenza. E ora si vogliono coinvolgere i sindaci della regione. "Parliamo di necessità di posti di lavoro, soprattutto nel basso Mendrisiotto, e anche di un rilancio della regione”, precisa Marco Rizza, sindaco di Vacallo e coordinatore della Commissione. Si tratta di un'opportunità e la volontà di coinvolgere gli altri comuni del Mendrisiotto è quella di avere un sostegno unanime”.
Riscontro positivo
Per ora la reazione da parte dei sindaci della regione è positivo, conferma Rizza. "Il sentore è quello di un appoggio. Sono delle opportunità che vanno colte a livello di regione, indipendentemente dal singolo comune".
Giustizia divisa in settori
L’idea di Chiasso giunge dopo la chiusura della grida di ricerca spazi. E ci sono altre difficoltà: per legge alcuni settori del terzo potere devono restare a Lugano. "Spero che qualche chance di considerazione possiamo averla", prosegue Rizza. "Non si ha la pretesa di avere tutta la Magistratura a Chiasso, anche perché probabilmente lo spazio non c'è. Ma se si può suddividere in settori, si può pensare anche al comparto chiassese”. Rizza ammette che sarà un percorso a ostacoli: “La linearità è la cosa più ovvia e scontata. Ma in questo caso l'opportunità dovrebbe far crescere l'interesse anche da parte del Consiglio di Stato, in considerazione dell'importanza della necessità di posti di lavoro anche nel basso Mendrisiotto”.