Ticino
Giustizia, il Gran Consiglio dice no alle "presidenze a vita" e sì alla rotazione delle cariche
©Gabriele Putzu
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Redazione
5 ore fa
Ieri sera il Parlamento cantonale ha approvato il compromesso sull'iniziativa targata MpS trovato in Commissione giustizia e diritti

Ieri la politica ticinese si è chinata sulla miniforma della giustizia. Lo ha fatto trattando il primo dei tre pacchetti agendati per questa sessione di Gran Consiglio, ovvero l'iniziativa targata MpS "Basta presidenti a vita delle Sezioni e Camere del Tribunale di appello" atta a uscire, veniva spiegato nel testo, da un "contesto di graniticità potrebbe poi comportare la creazione di 'giardinetti' con atteggiamenti di inutile e dannosa onnipotenza". Ebbene, ieri sera il Parlamento cantonale ha approvato il rapporto della Commissione giustizia e diritti che rappresenta una sorta di compromesso: "ogni due anni a partire dal 1. giugno, il Tribunale d'appello designa presidente, vicepresidente e i membri delle Sezioni. Il presidente e il vicepresidente delle Sezioni non sono immediatamente rieleggibili". Qui entra in gioco l'emendamento proposto da Sabrina Gendotti (Centro) e approvato dalla maggioranza dei deputati, che stabilisce "come presidente e vicepresidente delle Sezioni hanno comunque la possibilità di essere immediatamente rieletti almeno una volta".