L'assemblea generale dei soci di SwissAbility è stata l'occasione per tracciare un primo bilancio dell'attività di questa organizzazione no profit con sede a Lugano e che ha aperto i battenti solo sette mesi fa. "SwissAbility nasce con la missione di consentire al maggior numero di persone possibile nel Sud del mondo di riacquistare la mobilità e condurre una vita dignitosa e autosufficiente".

Durante l'assemblea, che ha avuto luogo lo scorso sabato a Sonvico, è stato fatto il punto dei progetti condotti nei quattro Paesi in cui SwissAbility è al momento attiva: Mozambico, Ghana, Senegal e Sierra Leone. Nel concreto, l'associazione sta conducendo iniziative legate "alla riabilitazione fisica, alla costruzione di infrastrutture e alla donazione di mezzi di autosufficienza, per abilitare più persone possibili a una vita dignitosa e indipendente". SwissAbility stima che con gli attuali progetti "oltre 2'000 persone affette da disabilità ritroveranno una mobilità e potranno tornare ad avere una vita attiva, grazie alla costruzione o riabilitazione di due centri ortopedici in Senegal e Ghana e alla formazione di professionisti del settore ortopedico. In Mozambico, almeno 20 famiglie che vivono in situazioni di estrema povertà riceveranno quest’anno un alloggio resiliente alle catastrofi naturali. È inoltre in costruzione una falegnameria per donare ai giovani un luogo di formazione e apprendimento ed è infine in atto la distribuzione a 300 famiglie di mezzi per l’autosostentamento, quali ad esempio animali da pascolo, veicoli e attrezzi agricoli".

Oltre a quanto è stato fatto nei primi sette mesi di vita di SwissAbility, nell'assemblea sono stati presentati i progetti che saranno portati avanti nei prossimi mesi e anni. "L’Assemblea ha poi approvato all’unanimità i conti, il Rapporto finanziario e di revisione del 2022 e il Preventivo 2023 dell’Associazione", prima di riconfermare il comitato direttivo.