Votazioni
Gli svizzeri bocciano entrambi gli oggetti
©Chiara Zocchetti
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7 ore fa
Respinta l'iniziativa popolare con il 63,03% dei "no". I voti contrari alla Riforma LPP hanno toccato invece il 67,12%.

Il popolo svizzero oggi si è espresso. L'Iniziativa popolare "Per il futuro della nostra natura e del nostro paesaggio (Iniziativa biodiversità)" è stata bocciata con il 63,03% dei "no", mentre la modifica della legge federale sulla previdenza professionale per la vecchiaia, i superstiti e l’invalidità LPP (Riforma della previdenza professionale) è stata respinta con il 67,12% di pareri contrari (la partecipazione è stata del 45,04%). In Ticino l'Iniziativa biodiversità è stata bocciata con il 64,22% dei "no", mentre la Riforma LPP è stata respinta con il 61,69%. 

3 ore fa
Reazioni al voto
Pamini: "Chi oggi è in pensione, riceve soldi non suoi"
Così il democentrista sulla bocciatura della Riforma LPP: "Senza le riforme necessarie, i pagatori netti sono sempre di più le generazioni più giovani”.

Il Consigliere nazionale UDC Paolo Pamini oggi siede dalla parte degli sconfitti per quanto riguarda la bocciatura della modifica della legge federale sulla previdenza professionale per la vecchiaia, i superstiti e l’invalidità LPP (Riforma della previdenza professionale). Ai microfoni di Ticinonews, il democentrista sottolinea però che “una riforma è comunque necessaria”.

"Sarà importante frammentare i risultati tra classi generazionali"

“L’entità del risultato è chiara e sorprendente - precisa Pamini - e per questo motivo sarà importante nel corso delle prossime settimane leggere le analisi del post voto per capire perché il sovrano ha votato in questo modo. Soprattutto sarà importante frammentare i risultati tra classi generazionali, classi economiche, zone regionali, per riuscire poi a leggere questo voto in vista del lavoro che andrà necessariamente fatto”. 

"Chi oggi è in pensione, riceve soldi non suoi"

Secondo Pamini, “oggi chi è in pensione sta bruciando in realtà i soldi non suoi bensì dei suoi colleghi giovani e questo non può funzionare, questo è il sistema dell'AVS ma non della cassa pensione. Bisogna capire, per esser chiari, come hanno votato per esempio i baby boomer, quelli che stanno per entrare in pensione. Questo perché alcune generazioni potrebbero essere ancora una volta vittime del peso demogratico dei baby boomer, che già ci hanno lasciato uno Stato altamente indebitato e che non fanno le riforme necessarie - comprensibilmente perché nel loro interesse non era questo il momento di farle - però il problema è che i pagatori netti sono sempre di più le generazioni più giovani”.

4 ore fa
Reazioni al voto
Gysin: “Continueremo a lottare per la biodiversità”
Così la Consigliera nazionale dei Verdi sulla bocciatura dell’iniziativa: “Veglieremo affinché le tante promesse che sono state fatte vengano implementate”.

Delusione in casa dei Verdi per quanto riguarda la bocciatura dell’iniziativa biodiversità alle votazioni federali odierne. “Continueremo a lottare per la biodiversità e affinché la Confederazione implementi delle misure”, questa la reazione della Consigliera nazionale Greta Gysin ai microfoni di Ticinonews.

"I problemi della biodiversità non sono risolti"

“È un risultato netto che come tale va accettato, siamo in una democrazia - spiega Gysin - con questo risultato i problemi della biodiversità non sono chiaramente risolti e veglieremo nei prossimi mesi, anni e decenni affinché le tante promesse che sono state fatte durante questa campagna di votazione vengano poi effettivamente implementate”.

"Continueremo a lavorare per difendere i nostri principi"

Per la Consigliera nazionale dei Verdi, “i problemi ambientali, partendo dalla crisi della biodiversità fino a quella climatica, sono veramente tanti e sono irrisolti. Se non riusciamo a dare delle vere risposte in tempi brevi che ci permettano di mitigare se non di risolvere questi problemi andremo incontro veramente a delle catastrofi. Per questo noi continueremo a lavorare per difendere i nostri principi e per difendere il diritto a un ambiente sano che alla fine è un diritto di chiunque”.

4 ore fa
Reazioni al voto
Pedrini: "Eravamo contrari all'iniziativa, non alla biodiversità"
Così il presidente dell’Unione contadini ticinesi sul risultato alle urne: "Per valutare se le misure della Confederazione sono sufficienti o meno, bisogna dare loro del tempo".

C’è grande sorpresa e soddisfazione fra gli agricoltori per la bocciatura dell’iniziativa biodiversità - a loro dire “estrema” - alle votazioni federali di quest’oggi. Secondo il presidente dell’Unione contadini ticinesi Omar Pedrini, “se accettata, avrebbe compromesso la superficie a disposizione per l’agricoltura, riducendola drasticamente”.

“Noi saremo sempre a favore della biodiversità"

Ai microfoni di Ticinonews, Pedrini ha precisato che il risultato odierno è stato ottenuto anche grazie agli argomenti sostenuti dal mondo agricolo nelle ultime settimane: “Le questioni della produzione agricola, quella delle energie rinnovabili e dello sviluppo territoriale legato al turismo, hanno sicuramente avuto un ruolo fondamentale. Non dimentichiamo che l'iniziativa non era esclusivamente di carattere agricolo ma era legata a una fetta molto vasta del nostro territorio dove determinati investimenti sarebbero stati limitati nel tempo”. La biodiversità rimane comunque importante per l'agricoltura: “Noi saremo sempre a favore della biodiversità, eravamo contrari all'iniziativa ma non alla biodiversità”, sottolinea Pedrini. 

"Le misure necessarie ci sono, ma ci vuole tempo"

La confederazione ha messo in atto delle misure per la biodiversità che però faticano a raggiungere gli obiettivi prefissati. “Per valutare se le misure sono sufficienti o meno - spiega Pedrini - bisogna dare loro del tempo. Per arrivare al risultato di ‘distruzione’ che oggi viene contestato, ci è voluto più di un secolo e ora si pretende che le misure messe in atto da appena vent'anni diano dei frutti soddisfacenti. Ci vuole del tempo per bloccare e invertire la tendenza. Le misure necessarie ci sono e si può sicuramente sviluppare qualche progetto in più, ma bisogna farlo tutti insieme con delle richieste condivise, non con queste iniziative che vogliono sempre e solo imporre”.

6 ore fa
Affluenza
LPP e biodiversità hanno mobilitato meno gli svizzeri
I due oggetti in votazione hanno attirato alle urne circa il 45% degli elettori. Nel nostro Cantone l'affluenza ha toccato il 40,79%.

La riforma della LPP e l'Iniziativa per la biodiversità hanno attirato alle urne circa il 45% degli elettori. Si tratta di un'affluenza più bassa rispetto alle ultime votazioni.

Sciaffusa, dove il voto è obbligatorio, ha vinto come sempre, e di gran lunga, con un'affluenza del 64,1%. I Ginevrini, invece, sono arrivati in fondo al sondaggio: solo il 39,9% degli elettori ha partecipato alla votazione. Solo Giura, Svitto, Obvaldo e Appenzello Esterno sono riusciti a mobilitare la metà dei loro elettori. In Ticino l'affluenza ha toccato il 40,79%.

A marzo affluenza del 58% per la tredicesima AVS

A giugno, l'affluenza è stata identica. Gli Svizzeri hanno votato sui costi della sanità, sulla riforma dell'energia e sulle vaccinazioni. A marzo, il 58% degli elettori ha votato sulla tredicesima AVS e sul pensionamento a 66 anni. L'unica votazione del 2023 (sulla legge sul clima, sulla tassa minima OCSE e sulla legge Covid) ha attirato solo il 43% dei votanti. Il popolo aveva già votato sull'AVS nel settembre 2022 e aveva accettato di innalzare l'età pensionabile delle donne. L'affluenza alle urne era stata allora più alta (51%).

2011-2019, media nazionale del 45,6%

Nel maggio 2022, la Lex Netflix, la donazione di organi e Frontex avevano mobilitato appena quattro elettori su dieci. Nel febbraio dello stesso anno, la sperimentazione animale, la pubblicità del tabacco, l'imposta di bollo e il pacchetto di aiuti ai media sono andati leggermente meglio, attirando il 43,5% degli elettori. Per il periodo 2011-2019, l'Ufficio federale di statistica ha calcolato una media nazionale del 45,6%.

Record nel 1992

Il record di affluenza è stato registrato per il voto sull'adesione allo Spazio economico europeo (SEE) nel 1992: ben il 78,8% degli elettori svizzeri aveva votato. Tra gli altri punteggi più alti, l'iniziativa popolare contro "L'inforestierimento" aveva spinto alle urne il 70,3% dei votanti nel 1974. Nel 1989, il 69,2% degli svizzeri ha votato sull'iniziativa per una Svizzera senza esercito.

6 ore fa
Svizzera
"No" a entrambi gli oggetti in votazione
Bocciata l'iniziativa popolare con il 63,03% dei "no", mentre il 67,12% si è detto contrario alla Riforma LPP.

Tutti i 26 Cantoni sono stati scrutinati. L'Iniziativa popolare "Per il futuro della nostra natura e del nostro paesaggio (Iniziativa biodiversità)" è stata bocciata con il 63,03% dei "no" (la partecipazione è stata del 45,19%). La modifica della legge federale sulla previdenza professionale per la vecchiaia, i superstiti e l’invalidità LPP (Riforma della previdenza professionale) è stata respinta con il 67,12% dei "no" (la partecipazione è stata del 45,04%).

Admin.ch
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7 ore fa
Reazioni al voto
Biodiversità, esulta la Lega: "Bocciata un’iniziativa estremista"
©Chiara Zocchetti
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Il partito di Via Monte Boglia esprime dispiacere per la bocciatura della Riforma LPP: "Avrebbe permesso a centinaia di migliaia di persone di accedere al secondo pilastro o di aumentarne le future rendite".

La Lega dei Ticinesi esprime la propria soddisfazione per la bocciatura dell’iniziativa popolare “Per la biodiversità”. Secondo quanto riferito dallo stesso partito attraverso un comunicato, "si trattava infatti di un’iniziativa estremista, che avrebbe trasformato ampie superfici del nostro Paese in aree protette praticamente intoccabili". In Via Monte Boglia c'è inoltre dispiacere per la bocciatura della riforma previdenziale.

Biodiversità, "Avrebbe avuto conseguenze deleterie"

"L’iniziativa per la biodiversità - precisa il partito - avrebbe avuto conseguenze deleterie sull’agricoltura, sull’autoapprovvigionamento alimentare, sulla filiera del legno, sul turismo, ma anche i proprietari di immobili e gli inquilini ne avrebbero pagato le conseguenze, sottoforma di maggiori costi con ripercussioni sugli affitti e burocrazia legati ad inutili misure di protezione. La Lega dei Ticinesi, pur non facendosi illusioni al riguardo, auspica che questa nuova sconfitta serva ad infondere un po’ di realismo ai benestanti climatisti da salotto urbano - quelli che sognano di imporre alla popolazione una pletora di costi, obblighi e divieti, alla faccia della “difesa del reddito” - spingendoli ad assumere un atteggiamento più pragmatico e meno improntato all’isterismo ideologico".

"Dispiacere per la bocciatura della riforma previdenziale"

Per quanto riguarda l'altro oggetto in votazione, la Lega dei Ticinesi si dice  "dispiaciuta per la bocciatura della riforma previdenziale. Essa avrebbe infatti permesso a centinaia di migliaia di persone di accedere al secondo pilastro o di aumentarne le future rendite, preservando ed aggiornando il nostro sistema di previdenza a tre pilastri, che costituisce un modello di successo svizzero. La riforma avrebbe favorito i lavoratori e le lavoratrici a tempo parziale, i redditi bassi e gli 'over 55'. Avrebbe inoltre risolto il problema del travaso di fondi tra assicurati e pensionati. Essendo purtroppo il tema estremamente 'tecnico' e a tratti fumogeno, i contrari – sinistra e sindacati – hanno avuto buon gioco nel fomentare incertezze e nel diffondere fake news".

"La sinistra punta a indebolire il secondo pilastro"

"Anche i conti sbagliati dell’AVS, la cui responsabilità ricade sul Dipartimento dell’Interno a conduzione socialista, possono aver creato un generale clima di sfiducia attorno alle cifre del sistema previdenziale. L’obiettivo della sinistra e dei sindacati è notoriamente quello di delegittimare ed indebolire il secondo pilastro a beneficio di un modello ridistributivo ed assistenzialista ad oltranza. Spiace che, con il no odierno, la popolazione – non si sa quanto consapevolmente – abbia permesso di compiere un passo in questa direzione, tutt’altro che auspicabile", conclude la nota della Lega dei Ticinesi.

7 ore fa
Svizzera
Iniziativa biodiversità: soddisfatti PLR, Usam e ASEA
Per i liberali radicali la modifica costituzionale voluta dai promotori "avrebbe impedito lo sviluppo delle aree montane e reso le costruzioni edili più costose".

Il PLR si è detto soddisfatto per la bocciatura dell'Iniziativa popolare sulla biodiversità, giudicata "estrema". Il partito sottolinea comunque di tenere a cuore la questione climatica sollevata dal testo in votazione quest'oggi. L'elettorato e il PLR sono in chiaro sul problema climatico esposto dal comitato d'iniziativa, ha sottolineato il partito. Tuttavia, la modifica costituzionale voluta dai promotori "non avrebbe centrato l'obiettivo". Anzi - prosegue - "avrebbe impedito lo sviluppo delle aree montane e reso le costruzioni edili più costose". Per preservare la biodiversità è necessaria "la qualità" piuttosto che "la quantità", afferma il PLR, che confida anche nella responsabilità personale di tutti gli attori coinvolti.

L'Unione svizzera delle arti e mestieri (Usam) dal canto suo ha scritto che un "sì" alle urne sarebbe stato dannoso per il commercio e avrebbe limitato la produzione sostenibile energetica ed alimentare, nonché la gestione delle foreste e delle aree rurali per il turismo, aumentando i costi di costruzione. Ciò sarebbe andato a discapito della produzione indigena e sarebbe stato necessario ricorrere in futuro a una maggiore importazione sia di energia che di cibo. Inoltre avrebbe reso più complicato lo sfruttamento dei boschi e delle infrastrutture turistiche nelle aree rurali e aumentato i costi dei progetti edilizi. Anche l'Associazione svizzera di economia delle acque (ASEA) ha reagito positivamente al risultato. L'iniziativa avrebbe ostacolato gravemente l'espansione delle energie rinnovabili e dell'energia idroelettrica in particolare, ha detto. Con "innumerevoli progetti volontari di rinaturalizzazione, l'industria idroelettrica è impegnata da oltre 20 anni nella valorizzazione degli habitat".

7 ore fa
Svizzera
Riforma LPP, soddisfatto il comitato economico contrario, Alliance F no
"Oggi festeggiamo la vittoria dei tre pilastri diversi e complementari", ha dichiarato Christophe Reymond, direttore del Centre Patronal. La federazione delle associazioni femminili: "La Svizzera torna alla casella di partenza".

L'alleanza economica contraria alla Riforma della LPP è soddisfatta della bocciatura popolare odierna. Chiede un nuovo progetto più efficace dal punto di vista dei costi e più vicino al principio del risparmio del secondo pilastro. Di tutt'altro avviso, Alliance F - federazione delle associazioni femminili - secondo cui la Svizzera ha perso "un'opportunità storica".

"La bocciatura permetterà di elaborare una soluzione migliore"

"Oggi festeggiamo la vittoria dei tre pilastri diversi e complementari e sottolineiamo il carattere di risparmio della previdenza professionale", ha dichiarato Christophe Reymond, direttore del Centre Patronal, l'associazione dei datori di lavoro della Svizzera francese. La bocciatura permetterà di elaborare una soluzione migliore per la previdenza professionale. Il comitato ritiene che una riduzione graduale del tasso di conversione potrebbe contribuire a evitare tagli sostanziali alle rendite. Le perdite causate dalla diminuzione del tasso di conversione devono essere compensate in modo mirato. È inoltre importante esaminare come i consigli di fondazione, composti da un numero uguale di rappresentanti dei datori di lavoro e dei lavoratori, possano essere rafforzati come organi supremi delle casse pensioni. "Inoltre, è fondamentale che la nuova riforma tenga conto degli interessi dei settori più colpiti", ha aggiunto la "senatrice" Esther Friedli (UDC/SG), che è pure membro del consiglio di GastroSuisse.

"La Svizzera torna alla casella di partenza"

Di parere opposto Alliance F: oggi il popolo ha perso "un'opportunità storica" votando "no" alla Riforma della LPP, l'opportunità di migliorare la situazione pensionistica di molte donne nel Paese. L'associazione si rammarica quindi del risultato scaturito dalle urne. Circa 275'000 donne avrebbero ricevuto una rendita più alta dal secondo pilastro con la riforma o sarebbero state finalmente assicurate, ha scritto l'associazione in una nota odierna. Secondo Allianz F, la proposta avrebbe abbassato la soglia d'ingresso e migliorato la deduzione di coordinamento. La Svizzera torna così alla casella di partenza negli sforzi per migliorare la previdenza delle donne. Le rendite femminili del 2° pilastro sono in media del 44% inferiori a quelle degli uomini. L'Alleanza F definisce questa differenza un "gap pensionistico". È ora importante lavorare in modo costruttivo sulle soluzioni per migliorare la situazione economica delle donne nel Paese. Per affrontare il problema del divario pensionistico, i lavoratori con bassi redditi e quelli a tempo parziale devono essere maggiormente tutelati nella previdenza professionale. È inoltre necessario "creare condizioni quadro finalmente migliori per la conciliabilità tra famiglia e carriera".

8 ore fa
Reazioni al voto
"No" alla Riforma LPP, Gianini: "I grandi perdenti sono i giovani e il ceto medio"
Il consigliere nazionale PLR analizza la bocciatura del progetto da parte dei cittadini svizzeri. "La nostra popolazione non è pronta a rivedere quanto versato, ma ciò sarà fatalmente il caso".

“Un risultato netto". Così il consigliere nazionale Simone Gianini (PLR) ha commentato a Ticinonews la prospettata bocciatura della Riforma LPP. Non è la prima volta che un simile progetto viene sottoposto a voto popolare. "La popolazione lancia dei segnali chiari: non vuole una riduzione delle rendite. È ovvio però che il sistema va alimentato dalle entrate e le uscite vanno ponderate", aggiunge Gianini. "Ci vorrà del tempo per trovare un largo compromesso che permetta, forse alla quarta volta, di rivedere un sistema che oggi, a fronte soprattutto dell’aumento della speranza di vita, mostra i suoi limiti”.

L'argomento dei contrari

Per quanto concerne i possibili errori commessi durante la campagna, "probabilmente quello che si è sbagliato è stato sottovalutare la forza, presso i contrari, dell’argomento della riduzione del tasso di conversione e, quindi, fondamentalmente, delle rendite", analizza il deputato liberale. "Dire oggi a parte della popolazione che, a fronte di contributi pagati e di prospettive, riceverà meno di quello che gli era stato prospettato a inizio carriera non fa presa. Non dico che la gente non sia pronta a fare uno sforzo verso chi deve vedere le proprie rendite aumentare, ma non è pronta a rivedere quanto versato". Questo però "sarà fatalmente il caso, perché chi oggi è giovane dovrà contribuire molto di più verso chi è anziano e avrà una speranza di vita più lunga di quello che il sistema aveva immaginato in origine".

Chi ha perso

Secondo Gianini, oggi in definitiva i grandi perdenti sono le giovani generazioni, rispettivamente il ceto medio. Ceto medio "che è sempre più sotto pressione, perché è quella parte di popolazione che le leggi si immaginano sia in grado di pagare e che oggi si vede non sussidiata. E pian piano, non ce la farà più”.

8 ore fa
Reazioni al voto
"I risultati confermano la crescente distanza tra istituzioni, partiti tradizionali e cittadini"
La reazione di Avanti con Ticino&Lavoro sull'esito delle votazioni federali: "Questo è il momento per intraprendere un coraggioso percorso di riforme".

Avanti con Ticino&Lavoro prende posizione sull'esito delle odierne votazioni federali. In un comunicato, il partito ticinese prende atto della volontà popolare: "un chiaro rifiuto nei confronti di due votazioni che si sono rivelate distanti dalle reali esigenze e preoccupazioni della cittadinanza. Questi risultati, benché sorprendenti per alcuni, confermano la crescente distanza tra istituzioni, partiti tradizionali e cittadini".

"Non si accetta un ulteriore impoverimento di chi lavora"

Secondo Avanti con Ticino&Lavoro, "l'iniziativa sulla biodiversità, percepita come eccessivamente radicale e di difficile applicazione, non ha saputo rispondere alle priorità attuali del popolo. La popolazione ha chiaramente indicato che altre sfide, più urgenti, necessitano di essere affrontate in modo prioritario. La riforma della previdenza professionale, d’altro canto, ha trovato l'opposizione di una larga parte della popolazione, che ha voluto mandare un segnale inequivocabile: non si accetta un ulteriore impoverimento di chi lavora. Il recente scandalo legato agli errori nei calcoli del finanziamento dell'AVS ha inevitabilmente minato la fiducia nelle istituzioni, indispensabile per affrontare riforme delicate come questa".

"Intraprendere un coraggioso percorso di riforme"

"I cittadini votano sempre più in modo indipendente - precisa il partito ticinese - svincolati dalle linee dei partiti tradizionali e delle istituzioni. È essenziale riconoscere che la complessità dei temi non giustifica il risultato: il popolo ha compreso pienamente ciò su cui era chiamato a esprimersi e ha deliberatamente scelto di dire no. Questo è il momento per intraprendere un coraggioso percorso di riforme, in particolare nell’ambito della previdenza sociale e dei costi della salute, focalizzandosi sulle esigenze concrete della popolazione. Il nostro auspicio è che la politica sia in grado di rispondere con soluzioni concrete e condivise alle sfide che i cittadini, soprattutto in termini di lavoro e difficoltà finanziarie, si trovano quotidianamente ad affrontare".

8 ore fa
Svizzera
Iniziativa biodiversità, PS e PEV delusi
Secondo il co-presidente socialista Cédric Wermuth, "ci troviamo di fronte ad una sfida. La biodiversità sta scomparendo anno dopo anno e i disastri ambientali estremi continuano ad aumentare".

Anche il PS si è detto deluso per il "no" all'iniziativa sulla biodiversità espresso oggi alle urne dal popolo svizzero. Il partito socialista ora punta sull'iniziativa per un fondo per il clima, lanciata assieme ai Verdi. L'iniziativa popolare "Per il futuro della nostra natura e del nostro paesaggio" avrebbe permesso di compiere importanti progressi nella protezione delle specie vegetali e animali, ha deplorato il PS in un comunicato. "Ci troviamo di fronte ad una sfida. La biodiversità sta scomparendo anno dopo anno e i disastri ambientali estremi continuano ad aumentare", ha dichiarato il co-presidente socialista e consigliere nazionale Cédric Wermuth (AG). È per questo che ora serve l'Iniziativa popolare per un fondo per il clima (iniziativa "Per una politica energetica e climatica equa: investire per la prosperità, il lavoro e l'ambiente), lanciata assieme ai Verdi, ha aggiunto.

"Svizzera particolarmente colpita dall'estinzione delle specie"

Dal canto suo il Partito evangelico svizzero (PEV) ha scritto che "la Svizzera è particolarmente colpita dall'estinzione delle specie, che è un fatto provato. Ciò rappresenta una grave minaccia per le basi naturali della vita". E aggiunge "ciononostante, il Consiglio federale e la maggioranza parlamentare borghese si sono lasciati convincere dall'argomentazione che quanto si stia facendo ora sia già sufficiente. Ora devono dimostrarlo".

8 ore fa
Reazioni al voto
Riforma LPP, Gargantini: "Vittoria storica, ora si aumentino i salari"
Così Giangiorgio Gargantini (Unia) sul voto sulla previdenza professionale: “In un anno due segnali forti dalla popolazione sul sistema pensionistico”.

“Una Vittoria storica”, esordisce così il segretario cantonale di Unia Giangiorgio Gargantini ai microfoni di Ticinonews. Il popolo svizzero si appresta infatti a respingere con il 68% dei voti la Riforma della previdenza professionale (Riforma LPP), secondo l'ultima proiezione dell'istituto gfs.bern per conto della SSR. Per Gargantini, "è sicuramente il risultato dell’ottima campagna condotta nelle ultime settimane dal mondo sindacale in tutto il Paese. Questo risultato si spiega perché vi è una necessità di intervenire sulle pensioni e aumentare le rendite perché la situazione per i lavoratori e le lavoratrici è sempre più difficile”.

Due segnali forti dalla popolazione sul sistema pensionistico

Secondo Gargantini, i sindacati credono che sia necessaria una riforma del sistema pensionistico: “La popolazione ha sostenuto un primo pilastro redistributivo e ha oggi affossato una riforma del secondo pilastro, la previdenza professionale. Da questi risultati si evince che il primo pilastro deve essere rinforzato e che la gestione da parte dell’economia privata dei fondi pensionistici, dell’assicurazione secondo pilastro, deve essere rimessa in questione. I due voti sul sistema pensionistico di quest’anno sono un grande insegnamento.

La prima misura è l'aumento dei salari

Per il segretario cantonale di Unia, il primo passo verso questa riforma è l’azione su dei problemi specifici, “per aumentare le rendite pensionistiche laddove è necessario. Per esempio quello delle rendite delle donne, che lavorano spesso a tempo parziale o che spesso hanno dei buchi pensionistici durante la propria carriera o che hanno dei salari bassi. La prima misura deve essere dunque quella di aumentare i salari. Dobbiamo cominciare da qui: aumentare i salari anche per aumentare in prospettiva le pensioni e aumentare le rendite di tutti e tutte”. 

9 ore fa
Svizzera
"No" alla Riforma LPP, Unione imprenditori: “Occasione mancata per modernizzare il 2° pilastro”
Secondo gli imprenditori, il fatto che la riforma adottata non sia stata convincente ha un impatto negativo anche sul sistema a tre pilastri.

Il progetto di legge sulla riforma della previdenza professionale (riforma LPP) va verso una bocciatura da parte del popolo. Gli imprenditori deplorano questa decisione, poiché il progetto di legge “avrebbe modernizzato il secondo pilastro, adattandolo alle circostanze attuali, garantendo una maggiore equità intergenerazionale e offrendo a molte persone una migliore sicurezza finanziaria per la vecchiaia”.

Rischio di blocco delle riforme e di situazione di stallo

L'Unione svizzera degli imprenditori aveva già sottolineato durante la campagna di votazione che un rifiuto della riforma della LPP non solo sarebbe stata un'occasione persa, “ma avrebbe potuto rendere impossibili in futuro ulteriori riforme del 2° pilastro”. La proposta che è stata sottoposta al voto oggi ha richiesto anni per essere raggiunta; il compromesso “è stato finemente equilibrato, ben bilanciato e ampiamente sostenuto”.

Mantenimento del collaudato sistema a tre pilastri

Il fatto che la riforma adottata non sia stata convincente “ha un impatto negativo anche sul nostro collaudato sistema a tre pilastri”: l'auspicata stabilizzazione del 2° pilastro “è stata ancora una volta mancata. Ora gli stessi ambienti che si sono opposti per motivi, affermeranno che l'AVS dovrà invece essere ampliata con maggiore urgenza”. Gli imprenditori si oppongono a ciò, “soprattutto poiché con la tredicesima rendita AVS è stato appena deciso un costoso ampliamento, il cui finanziamento non è ancora chiarito”.

9 ore fa
Svizzera
Riforma LPP, Maillard: "Aggiungere una dose di solidarietà nel sistema"
Secondo il presidente dell'Unione sindacale svizzera, il messaggio dei cittadini non potrebbe essere più chiaro: "Vogliono un atteggiamento costruttivo nell'interesse di migliorare le prestazioni, non di peggiorare le loro rendite."

Esprimendosi sul netto "no" alle urne che si sta profilando sulla Riforma LPP, il presidente dell'Unione sindacale svizzera (USS), Pierre-Yves Maillard, ritiene che i partiti di destra abbiano perso la fiducia della loro base in questa votazione. A suo avviso, è necessaria una maggiore solidarietà quando si tratta di finanziamento della previdenza professionale. Il messaggio dei cittadini non potrebbe essere più chiaro: vogliono un atteggiamento costruttivo nell'interesse di migliorare le prestazioni, non di peggiorare le loro rendite. "La gente non può sopportare altri tagli", ha detto il "senatore" socialista vodese. L'unico modo per migliorare le rendite dei lavoratori con bassi salari, delle persone con carriere brevi, soprattutto donne, è introdurre una dose di solidarietà nel sistema, ha insistito Pierre-Yves Maillard. Questo era il compromesso iniziale raggiunto dalle parti sociali. Ed è quello che la direzione del PLR ha poi annullato in Parlamento.

"Il tempo del compromesso costruttivo sta per iniziare"

Da lunedì verranno presentate diverse mozioni sul bonus per i compiti educativi, in particolare per le donne, sul tetto alle commissioni di gestione patrimoniale, che consumano 8 miliardi di franchi all'anno, e sulla soglia d'ingresso, in particolare per le giovani generazioni, hanno dichiarato il vodese alla RTS. C'è anche l'iniziativa dell'Alleanza del Centro per eliminare il tetto alle rendite per le coppie. "Occorrerà trovare i fondi per questa proposta, perché nessuno accetterà una politica di casse vuote nel sistema pensionistico", ha aggiunto. "Il tempo del compromesso costruttivo sta per iniziare", ha auspicato.

9 ore fa
Svizzera
Proiezioni, bocciata l'iniziativa biodiversità con il 63%
Ad essersi opposti in modo più netto all'iniziativa sono stati Svitto, Nidvaldo, Obvaldo, e Uri Appenzello Interno.

Per il popolo elvetico la Svizzera fa già abbastanza per la biodiversità. Secondo le prime proiezioni calcolate dall'istituto gfs.bern per conto della SSR, l'iniziativa "Per il futuro della nostra natura e del nostro paesaggio" dovrebbe essere bocciata con il 63%. La modifica costituzionale è stata anche respinta dalla maggioranza dei Cantoni. Secondo i risultati definitivi, in Ticino il "no" è stato del 64,2%, mentre nei Grigioni il testo è stato bocciato con il 67,2%. Ad essersi opposti in modo più netto all'iniziativa - sostenuta da Patrimonio svizzero, Pro Natura, BirdLife Svizzera e Fondazione svizzera per la tutela del paesaggio - sono stati Svitto (76,6%), Nidvaldo (75,8%), Obvaldo e Uri (entrambi 75,5%), nonché Appenzello Interno (74,6%). Una bocciatura marcata è arrivata anche dal Vallese, dove a rifiutare l'iniziativa è stato il 73,9% dei votanti. Negli altri cantoni romandi, a Neuchâtel il "no" si attesta al 56,2%, nel canton Vaud al 60% e a Friburgo al 65,7%. A Ginevra invece si starebbe affermando il "sì", con i favorevoli - in controtendenza rispetto all'andamento nazionale - al 50,5%.

La proposta

Il testo chiedeva una maggiore quantità di superfici e di finanziamenti a favore della natura e intendeva ancorare nella Costituzione federale una migliore tutela sia del paesaggio che del patrimonio architettonico. I promotori, appoggiati dai Verdi, dal PS e dal PVL, speravano così di obbligare Confederazione e Cantoni a stanziare più fondi pubblici per salvaguardare e conservare meglio la biodiversità e il paesaggio elvetici, anche al di fuori delle aree protette. A loro avviso, la Svizzera sta facendo troppo poco per preservare le risorse vitali e tutti gli organismi viventi fondamentali per garantire terreni fertili, impollinazione e un ecosistema sano. Il comitato d'iniziativa, oltre a puntare su una tutela delle specie gravemente minacciate, ha sottolineato che il testo andava a favore dei paesaggi caratteristici del Paese, che se mantenuti tali favoriscono anche il turismo.

"Una modifica costituzionale troppo radicale"

Per Governo e Parlamento, nonché per i contrari all'iniziativa che si sono battuti per un "no" alle urne, la modifica costituzionale era troppo radicale e hanno fin da principio sostenuto che la Confederazione stia già facendo abbastanza per salvaguardare gli organismi viventi, gli habitat naturali e i siti caratteristici in Svizzera, che secondo loro, dispone già di strumenti e disposizioni legali sufficienti per promuovere la biodiversità. Appoggiato dal Centro, PLR e UDC, il comitato dei contrari al testo ha sempre ribadito che, se approvata dal popolo, la modifica costituzionale avrebbe limitato la produzione sostenibile energetica e alimentare, nonché la gestione delle foreste e delle aree rurali per il turismo, aumentando i costi di costruzione.

9 ore fa
Svizzera
Verdi: "Sull'iniziativa biodiversità è stato seminato terrore"
Lo ha detto la consigliera nazionale Aline Trede, che ha però anche ammesso che chi si è battuto a favore dell'iniziativa non è stato in grado di spiegare a sufficienza l'importanza della biodiversità e quanto questa sia essenziale per la vita.

L'Unione svizzera dei contadini (USC) ha seminato paura con false dichiarazioni sull'iniziativa per la biodiversità. Lo ha dichiarato questo pomeriggio la presidente del gruppo parlamentare dei Verdi Aline Trede, dopo il "no" di popolo e cantoni oggi alle urne. La consigliera nazionale bernese ora prende in parola il Consiglio federale, secondo il quale le misure attuali sono sufficienti a proteggere la biodiversità. "È un fatto scientifico incontestabile che la biodiversità in Svizzera si trovi in uno stato allarmante", ha dichiarato Trede ai microfoni della televisione svizzera SRF. A suo avviso, chi si è battuto a favore dell'iniziativa non è stato in grado di spiegare a sufficienza l'importanza della biodiversità e quanto questa sia essenziale per la vita, ha ammesso.

"La transizione energetica deve avvenire"

Il settore energetico, insieme agli agricoltori, si era opposto con fermezza alla modifica costituzionale temendo che avrebbe limitato la produzione sostenibile energetica ed alimentare, nonché la gestione delle foreste e delle aree rurali per il turismo, aumentando i costi di costruzione. Trede ha spiegato che i Verdi, in particolare, sono fortemente a favore della legge sull'elettricità. "La transizione energetica deve avvenire", ha detto, ed è anche realizzabile ancorando meglio per legge la protezione delle specie. Rivolgendosi all'USC, Trede ha detto che essa deve affrontare il fatto scientificamente provato dell'estinzione delle specie. L'agricoltura deve prendere sul serio le esigenze della natura e rispettarle.

10 ore fa
Svizzera
Proiezioni: riforma LPP respinta dal popolo con il 68%
Nella Svizzera tedesca nessun cantone accetterebbe il testo. Bocciatura netta anche in Romandia.

Si profila una nuova netta vittoria per la sinistra e i sindacati. Il popolo svizzero si appresta infatti a respingere con il 68% dei voti la Riforma della previdenza professionale (Riforma LPP), secondo l'ultima proiezione dell'istituto gfs.bern per conto della SSR. Questo trend federale sarebbe confermato anche dai primi risultati definitivi a livello cantonale. Nei Grigioni, il "no" l'ha spuntata con il 62,3%, mentre in Ticino la bocciatura è stata del 61,6%. Nella Svizzera tedesca, nessun cantone accetterebbe il testo. A Zurigo, secondo una prima proiezione dell'ufficio di statistica cantonale, i "no" sarebbero al 63,9%. E anche i primi risultati definitivi ribadiscono il rifiuto alla proposta: si va da un 61,3% di "no" a Lucerna a un 71,9% a Soletta, passando per un 67% ad Argovia.

Chiaro "no" dalla Romandia

Nella Svizzera romanda, la bocciatura sarebbe ancora più netta: a Ginevra, stando al 95% delle schede scrutinate, i "no" sarebbero al 72,6%, mentre nel canton Vaud, dopo lo spoglio definitivo delle schede, la riforma del secondo pilastro è stata respinta pure dal 72,6% dei voti. Tendenze simili in Vallese (71%) e a Neuchâtel (76,9%). Anche Friburgo, stando a risultati parziali, boccerebbe la riforma con il 73,5%. Il "no" alle urne non è del tutto sorprendente, ma è più elevato rispetto ai pronostici della vigilia. Gli ultimi sondaggi prevedevano un rifiuto del 51% (SSR) e del 59% (Tamedia/"20 Minuten").

10 ore fa
Svizzera
Iniziativa per la biodiversità respinta dalla maggioranza dei Cantoni
Essendo una modifica costituzionale, sarebbe servita la doppia maggioranza.

L'iniziativa popolare "Per il futuro della nostra natura e del nostro paesaggio" è respinta dalla maggioranza dei Cantoni. Essendo una modifica costituzionale, sarebbe servita la doppia maggioranza.

10 ore fa
Svizzera
"No" all'iniziativa biodiversità, i Verdi liberali: "Un'occasione persa"
Secondo il partito, il forte accento posto dalla modifica costituzionale sulla tutela degli edifici e dei siti culturali ha probabilmente inciso sulla scelta del popolo.

I Verdi liberali (PVL) prendono atto della bocciatura popolare "Per il futuro della nostra natura e del nostro paesaggio" alle urne e si dicono dispiaciuti dell'esito, definendo quanto accaduto oggi "un'occasione persa". Alla luce del preoccupante stato della biodiversità, questa iniziativa avrebbe contribuito a rafforzare la protezione dei nostri ecosistemi, spiega il PVL. "Il rifiuto di questa iniziativa è un'occasione persa per salvaguardare il nostro patrimonio naturale, essenziale per la qualità della vita e per l'economia. Tuttavia, non interpreto il "no" all'iniziativa come un "no" categorico da parte degli svizzeri verso la protezione dell'ambiente", spiega il consigliere nazionale argoviese Beat Flach, membro del comitato nazionale dell'iniziativa.

Secondo il PVL, il forte accento posto dalla modifica costituzionale sulla tutela degli edifici e dei siti culturali ha probabilmente inciso sulla scelta del popolo. La tutela della biodiversità e l'espansione delle energie rinnovabili devono andare di pari passo. Nonostante l'esito odierno il partito rimane determinato a continuare a cercare soluzioni efficaci che concilino la tutela dell'ambiente con lo sviluppo economico.

10 ore fa
Svizzera
Riforma LPP, PS: "Una lezione per i partiti borghesi"
Soddisfatto il co-presidente Cédric Wermuth: "La riforma non rispondeva a domande attuali". Delusi i partiti borghesi: "Persa un'opportunità per le oltre 360'000 persone interessate".

Un "no" così massiccio alla riforma della LPP è una lezione per i partiti borghesi e un fallimento per la maggioranza di destra che voleva distruggere il nostro sistema delle rendite. È questa la reazione del co-presidente del Partito socialista Cédric Wermuth alle prime proiezioni che danno il "no" in netto vantaggio. I partiti borghesi devono capire che tali proposte rappresentano un cambiamento politico antisociale in questo Paese. La riforma non rispondeva a domande attuali quali la copertura per l'assistenza ai bambini o a un parente anziano, ha aggiunto il consigliere nazionale argoviese. "Ora si dovrà riprendere questi aspetti".

Meyer: "La gente ha capito molto bene cosa significava"

L'altra co-presidente del PS, Mattea Meyer, non crede invece alla teoria secondo cui il progetto sarebbe fallito a causa della sua complessità: "La gente ha capito molto bene cosa significava per tutti, ovvero rendite più basse". In vista di un nuovo tentativo di riforma delle casse pensioni, la consigliera nazionale zurighese cita tre punti chiave: rendimenti più bassi per le banche e le compagnie di assicurazione; compensazione del rincaro per le rendite esistenti al fine di proteggere il potere d'acquisto; pensioni migliori per le donne.

Gapany: "Dovremo tornare al lavoro"

Reazioni di tutt'altro tenore per i partiti borghesi: "Abbiamo perso un'opportunità per le oltre 360'000 persone interessate", ha deplorato la "senatrice" friburghese PLR Johanna Gapany. La deputata ha ammesso come la riforma della previdenza professionale (LPP) fosse complicata. "Dovremo tornare al lavoro; la missione rimane la stessa per le persone che ne hanno bisogno, cioè coloro che non ricevono alcuna rendita o una rendita troppo bassa", ha dichiarato alla RTS. "Oggi sempre più persone lavorano a tempo parziale o svolgono più lavori". Secondo Gapany, la base della riforma era quella giusta, come le soglie d'ingresso, la quota di salario assicurata e le aliquote dei contributi di risparmio. "Dovremo ripartire da questa riforma per trovare una soluzione".

10 ore fa
Votazioni
"No" del Ticino a entrambi gli oggetti
Respinta l'iniziativa sulla biodiversità con il 64,17% dei "no". Il 61,65% si è invece pronunciato contro la Riforma LPP.

Spoglio concluso nel nostro cantone. I cittadini ticinesi hanno espresso un chiaro "no" sia all'iniziativa sulla biodiversità (64,17% dei contrari), sia alla Riforma LPP con il 61,65% di "no".

Repubblica e Cantone Ticino
Repubblica e Cantone Ticino
11 ore fa
Votazioni
Anche in Ticino si va verso due "no"
Al momento entrambi gli oggetti verrebbero respinti dai cittadini.

Il Ticino sembra allinearsi al resto della Svizzera: i risultati, dopo ottanta Comuni scrutinati, parlano di due "no" espressi dai cittadini nei confronti dell'iniziativa popolare "Per il futuro della nostra natura e del nostro paesaggio” (64,48%) e della revisione della legge sulla previdenza professionale (61,57%).

11 ore fa
Votazioni
Si profilano due "no" per gli oggetti in votazione
A dirlo le prime tendenze elaborate dall’istituto gfs.bern.

Secondo le prime tendenze calcolate dall'istituto gfs.bern per conto della SSR, l'iniziativa "Per il futuro della nostra natura e del nostro paesaggio" dovrebbe essere bocciata dal popolo con il 63%. Una prima proiezione mostra che i contrari alla modifica costituzionale nei Grigioni sono il 69,2%, stando ai risultati parziali di 97 comuni su 101. Nel canton Zurigo, al testo sostenuto dalle organizzazioni ambientaliste, a dire di "no" sarebbero stati oggi il 66,1%. La bocciatura dell'iniziativa si sta delineando in modo molto marcato nel canton San Gallo, dove i contrari sono il 71,3% dei votanti e nel Vallese, dove a rifiutare l'iniziativa sarebbero addirittura il 74,2%. Negli altri cantoni romandi, a Neuchâtel il "no" si attesta al 59,3%, nel canton Vaud al 62,8% e a Friburgo al 68,6%. Mentre a Ginevra sembra affermarsi il "sì", con i favorevoli - in controtendenza rispetto all'andamento nazionale - al 50,5%. Il testo appoggiato dai Verdi, dal PS e dai Verdi liberali chiede risorse e terreni sufficienti per proteggere meglio la biodiversità e la natura anche al di fuori delle aree già protette.

"No" anche alla riforma LPP

Si profila una nuova vittoria per la sinistra e i sindacati. Il popolo svizzero si appresta a respingere con il 69% la Riforma della previdenza professionale (Riforma LPP), secondo una prima proiezione dell'istituto gfs.bern per conto della SSR. Questo primo trend federale, sarebbe confermato anche dai primi risultati parziali cantonali. Nei Grigioni, dopo lo spoglio di 88 comuni su 101, il "no" la spunterebbe con il 62,1%. A Zurigo, secondo una prima proiezione dell'ufficio di statistica cantonale, i "no" sarebbero al 63,9%. In Svizzera romanda, la bocciatura sarebbe ancora più netta: a Ginevra, stando al 95% delle schede scrutinate i "no" sarebbero al 72,56%, mentre nel canton Vaud, dopo lo spoglio del 52% delle schede, la riforma del secondo pilastro sarebbe respinta dal 71% dei voti.

15 ore fa
Votazioni
Iniziativa biodiversità e Riforma LPP all’esame dei cittadini
© CdT/Gabriele Putzu
© CdT/Gabriele Putzu
Sono questi i due argomenti su cui oggi gli svizzeri potranno esprimere la loro opinione. Ad Arbedo-Castione è inoltre in programma l’elezione del Municipio e del Consiglio comunale.

Giornata di votazioni oggi in Svizzera. I cittadini elvetici sono chiamati a esprimersi su due temi: l’iniziativa popolare “Per il futuro della nostra natura e del nostro paesaggio (Iniziativa biodiversità) e la Riforma della previdenza professionale.

Il capitolo biodiversità

Per i promotori dell’iniziativa, le misure messe in atto attualmente dalla Confederazione per la salvaguardia della molteplicità delle specie non sono sufficienti e chiedono quindi più fondi e più superfici protette per la biodiversità. Esigono anche un maggiore impegno in merito alla salvaguardia di paesaggi e siti caratteristici. Infine, l’iniziativa mira a tutelare la natura, il paesaggio e il patrimonio architettonico “anche al di fuori delle zone protette”.

La posizione delle autorità

Secondo quanto scrivono Governo e Parlamento, l’iniziativa solleva questioni importanti ma, in caso di accettazione, “limiterebbe eccessivamente il margine di manovra della Confederazione e dei Cantoni”. Inoltre, “sminuirebbe l’importanza di interessi fondamentali come lo sviluppo degli insediamenti, il potenziamento delle energie rinnovabili o le attività del settore agricolo”. Il Consiglio federale e il Parlamento respingono dunque l’iniziativa.

La questione del secondo pilastro

Passando al secondo tema, la Riforma della previdenza professionale prevede misure per migliorare in futuro il finanziamento delle rendite. Secondo il Consiglio federale, rendimenti bassi e innalzamento della speranza di vita stanno mettendo in crisi la previdenza professionale. In caso di approvazione della riforma, diverse persone con redditi modesti riceveranno inoltre rendite più alte e per questo verseranno ogni mese, insieme ai propri datori di lavoro, contributi di risparmio più alti rispetto agli attuali. La maggior parte dei salariati è affiliata a una cassa pensioni che offre prestazioni “di gran lunga superiori” a quelle minime previste per legge. Da questo punto di vista, la riforma avrà “ripercussioni minime” su di loro e non riguarderà le rendite di chi è già in pensione.

Le ragioni dei contrari

Secondo il comitato referendario, con la Riforma LPP “non solo gli assicurati rischiano di ricevere una rendita ancora più magra” (fino a 3’200 franchi all’anno in meno), ma dovranno anche versare ogni anno 2,1 miliardi di franchi in più alle casse pensioni. In sintesi, “gli assicurati pagheranno di più ma riceveranno rendite più basse”. A beneficiarne “sarà invece l’industria finanziaria, che continuerà a guadagnare miliardi a scapito degli assicurati”.

Cosa dicono Esecutivo e Legislativo

Governo e Parlamento ricordano che l’ultima modifica sulla previdenza professionale è stata introdotta 20 anni fa, ragion per cui questa riforma “è necessaria per garantire nuovamente un finanziamento adeguato delle rendite delle casse pensioni”. Grazie alla riforma, “molte persone con redditi modesti potranno beneficiare di una migliore copertura assicurativa”. A trarne beneficio, aggiungono, saranno in particolare le donne. Consiglio federale e Parlamento raccomandano dunque di votare “sì”.

Focus anche su Arbedo-Castione

Non ci sono solo i temi federali a dettare l’agenda di oggi. Dopo l'annullamento dello scorso 14 aprile, oggi i cittadini di Arbedo-Castione potranno tornare alle urne per eleggere i propri rappresentanti in Municipio e Consiglio comunale. Ricordiamo che la sera del 14 aprile l'Ufficio cantonale di accertamento aveva constatato alcune irregolarità sistematiche nelle schede di voto giunte dal comune sopracenerino, decidendo così di annullare l'elezione del Municipio e del Consiglio comunale. Nel dettaglio, ricordiamo, le verifiche svolte avevano permesso di constatare che 48 schede per l'elezione del Municipio, tutte giunte per corrispondenza, presentavano la cancellatura mediante "tipp-ex" del voto di lista originario.

 

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