Gli episodi di violenza che hanno macchiato l'ultimo incontro di hockey Ambrì-Lugano hanno riacceso il dibattito sulla sicurezza negli stadi. Nonostante lo sport debba essere un momento di festa e agonismo sano, alcuni individui continuano a portare caos e pericoli all'interno delle strutture sportive. Le forze dell'ordine stanno indagando sull'accaduto, grazie all'ausilio della videosorveglianza, per identificare i responsabili di quest'ultimo episodio di violenza, che ha portato anche a dei danni a delle persone. Di seguito riportiamo l'opinione di Norman Gobbi in merito.
"La violenza non deve esserci"
"Diciamo che era fortunatamente da un po' che non succedeva nulla di grave attorno ad una partita di hockey e questo evidentemente fa dispiacere", afferma il Consigliere di Stato. "Lo sport è generalmente festa e momento di incontro e agonismo. Magari degli 'sfottò', ma la violenza non deve esserci. Purtroppo ieri sera abbiamo visto dei momenti critici, tant'è che ci sono stati anche dei danni gravi a delle persone e a dei beni e questo dimostra come purtroppo il messaggio non sia passato."
Le misure da prendere
"Le misure che poi la polizia dovrà prendere nell'ambito dell'inchiesta identificando gli autori", aggiunge il Gobbi, "permetterà di punire coloro che si sono macchiati di questi fatti. Quei pochi, perché sono davvero pochi," precisa, "che vogliono mischiare la violenza allo sport devono essere davvero emarginati. Questo è il mio approccio nell'ottica di garantire quella tranquillità, quella festività, al di là dell'agonismo sportivo a margine delle partite di hockey e di calcio."
Ma com'è stato possibile introdurre, sempre che sia effettivamente entrato, un oggetto pirotecnico all'interno dello stadio?
"Questo spetterà all'attività di inchiesta della polizia, sia ad Ambrì come a Lugano la videosorveglianza dentro e attorno agli stadi è stata fortemente accresciuta e questo permetterà di identificare gli autori di questi atti."