Ticino
Grancia: 146 posti salvi. O ancor più a rischio?
Redazione
12 anni fa
La Ilapak, che da due anni versava in gravi difficoltà, è stata acquisita da un concorrente. Ma è mistero sulle sue intenzioni

La Ilapak international SA, azienda che progetta e costruisce macchine confezionatrici industriali e che nello stabilimento di Grancia occupa 146 dipendenti, è stata acquisita, nella misura del 40%, da una sua concorrente, la bolognese IMA. Come leggere questo passaggio di proprietà, seppur parziale? Abbiamo provato a contattare i vertici dell'azienda luganese, ma abbiamo trovato solo bocche cucite. Ci siamo rivolti quindi ai sindacati, che ci hanno illustrato la situazione dell'azienda. "Da due anni la Ilapak di Grancia versava in grandi difficoltà" secondo Giovanni Scolari, responsabile industria dell'OCST. "L'azienda aveva problemi di liquidità e ha dovuto più volte procedere a riduzioni di salari e licenziamenti puntuali. I dipendenti restanti, 146, da due anni sono quasi quotidianamente in contatto con noi. Con la direzione, invece, ci siamo sempre scontrati contro un muro, anche quando la richiesta esplicita di dialogo arrivava dai dipendenti." Dipendenti che in questo ultimo periodo si trovavano con l'acqua alla gola. Spesso il salario giungeva in ritardo, seppur mai di mesi, e tutti temevano per il proprio lavoro. La notizia dell'acquisizione del 40% della ditta, quindi, è stata accolta favorevolmente. Ma non si sa per quanto. "Visto che l'acquirente è una ditta concorrente, speriamo che non voglia solo acquisire il know how e poi trasferire tutta la produzione in Italia" afferma Scolari. "Il timore c'è, ma non potendo dialogare con la direzione non sappiamo quali siano le loro intenzioni." La Ilapak aveva spostato la produzione dall'Italia al Ticino qualche anno fa. Se ora la ditta farà dietrofront non è dato sapere. Si può solo auspicare che dietro l'acquisizione non si celi l'ennesima perdita di posti di lavoro nel settore industriale ticinese. In questo caso sarebbero ben 146.AS

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