
Il tema dei cantieri stradali in Ticino è finito al centro di un'interrogazione indirizzata al Consiglio di Stato da parte di quattro deputati del PLR, che chiedono maggiori lumi sulla gestione e il coordinamento dei lavori.
Le problematiche
"In Ticino, le colonne sulla rete viaria (autostrade, strade cantonali e comunali) sono ormai diventate la quotidianità, anche e soprattutto in orari cruciali per le esigenze professionali di cittadini e imprese", evidenziano Andrea Rigamonti, Alessandro Cedraschi, Omar Terraneo e Patrick Rusconi nell'atto parlamentare. "Dopo il flusso turistico, la ripresa delle scuole ha accentuato il fenomeno, dovuto però anche all’elevata presenza di cantieri, che sono sempre più frequenti e causano disagi sempre più importanti e intollerabili". I quattro deputati citano come esempi i cantieri sull’autostrada A2 tra Bellinzona e Lugano, Lugano e Chiasso, ma anche i cantieri lungo la strada cantonale del Gambarogno o nel Bellinzonese, sia in Città sia nella corona urbana. "Anche in alcune Valli", aggiungono, "l’organizzazione dei cantieri pone seri interrogativi, come emerso per esempio in Valle Verzasca". Tutto questo, evidenziano, "crea lunghe e interminabili colonne sin dalle prime ore della giornata e rende sovente insostenibile spostarsi all’interno del Cantone, con importanti conseguenze negative sulla quotidianità della popolazione residente, nonché sull’attrattiva turistica". Da qui le domande al Governo.
Le domande al Governo
1. Il Consiglio di Stato riconosce che c’è un serio problema di mobilità in Ticino (anche) a causa dei cantieri stradali?
2. Esistono delle regole di coordinamento dei cantieri stradali? Se sì, quali sono e di chi è la competenza per una corretta gestione?
3. Qualora la gestione sia di competenza cantonale, il Consiglio di Stato intende adottare dei correttivi? Se sì quali?
4. Qualora la gestione non sia di competenza cantonale, il Consiglio di Stato intende richiedere di proporre dei correttivi ai competenti organi? Se sì, come e quali?