“La mia non voleva essere una polemica, bensì una presa di posizione per far capire alla popolazione che se attorno a determinati eventi, i bar e i ristoranti chiudono, non è perché non si ha voglia di lavorare, bensì perché vi è meno frequentazione”. Così si è espresso a Ticinonews il presidente di GastroTicino, Massimo Suter, tornando sulla sua intervista rilasciata al portale Tio, in cui spiegava perché domenica sera, a margine dell’accensione dell’albero di Natale a Lugano alle 18, diversi bar della zona apparivano già chiusi. Dichiarazioni, quelle di Suter, che hanno fatto discutere e che il diretto interessato ha voluto chiarire. “L'Ente pubblico negli anni ha fatto giustamente tesoro delle richieste della popolazione e ha iniziato a organizzare eventi nelle città, passando dalle casette per arrivare alle piste di ghiaccio. È però un dato di fatto che questo comportamento erode in un certo senso la frequentazione della periferia e dei comuni urbani che ruotano attorno a queste grandi città”.
Badaracco: “Lugano fa ciò che fa per la popolazione”
“Le parole che ha usato Suter, anche se lui dice che non voleva fare polemica, sono grosse e pesanti”, ha replicato dal canto suo il vicesindaco di Lugano Roberto Badaracco. “Ha parlato addirittura di concorrenza sleale e di agire poco pulito dell'Ente pubblico. Tutto questo deve essere rinviato al mittente”. Ciò che Lugano sta facendo “lo sta facendo per la popolazione, per i turisti, ma anche e soprattutto per chi è attivo nel privato su suolo pubblico, come gli esercenti, i commercianti e gli albergatori. E gli esercenti di Lugano, per quanto ho potuto sentire io negli scorsi giorni, sono contenti. È chiaro che non possiamo fare felici tutti, dal centro fino alla Val Colla”.
Suter: “Senza gente, è normale che si chiuda”
Suter ha voluto ancora aggiungere che “è normale che, in caso di festeggiamenti in Piazza della Riforma, la gente si concentri in quella zona. Si tratta di un cambio di paradigma e di abitudine della popolazione”. L'Ente pubblico “l’ha fatto proprio e ha creato degli eventi, ma il mio intento era solamente quello di spiegare che se attorno a questi avvenimenti la città è deserta non è colpa dell'esercente. Bisogna farsene una ragione. La mia non era una critica, però i miei colleghi devono creare un utile e se la gente non c'è, è normale che chiudano”.
L’importanza di questi eventi
Badaracco ha infine ricordato che “più noi organizziamo eventi di risonanza importante - soprattutto in città - più tutti gli altri esercenti della zona, non solo del centro, hanno anche dei benefici diretti”. Questo “lo vediamo sia durante l'estate sia in questo periodo. Gli esercenti del centro pagano inoltre degli affitti importanti e hanno in un certo senso diritto, in determinati momenti dell'anno, ad avere anche un'influenza consistente, perché se il centro non fosse frequentato, avremmo il discorso opposto e ci troveremmo a dover contrastare delle critiche enormi da parte di chi impiega e investe senza un riscontro. E invece noi abbiamo un riscontro importante”, ha terminato il vicesindaco di Lugano.
La discussione completa a Ticinonews tra Massimo Suter e Roberto Badaracco: