Ticino
"I margini di manovra dei Comuni vengono erosi progressivamente"
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Redazione
15 giorni fa
L'Associazione dei Comuni Ticinesi lamenta una riduzione dei mezzi finanziari a libera disposizione. "Una percentuale rilevante delle risorse è di fatto gestita dal Consiglio di Stato e non dai Municipi".

L’Associazione dei Comuni Ticinesi (ACT), riunita nei giorni scorsi in Assemblea, ha discusso alcuni temi vitali che toccano il futuro degli enti locali. ACT, si legge in un comunicato, deplora “una progressiva erosione dei margini di manovra dei Comuni”, in termini di riduzione dei mezzi finanziari a libera disposizione e di un effettivo potere decisionale. Il Cantone, “colpito da una sorta di bulimia normativa”, tende ad introdurre in diversi ambiti nuove regole, “avocando a sé le decisioni e delegando ai Comuni compiti di puro e semplice controllo che implicano l'aumento dei loro apparati amministrativi”. Tutto ciò “senza tuttavia dare agli Enti di prossimità reali poteri decisionali". Il Comune "viene così progressivamente ridotto a puro sportello locale del Cantone, snaturandone la sua funzione”.

"Disposizioni nascoste"

Gli equilibri fra i Comuni - si legge ancora - “vengono regolarmente stravolti a causa di modifiche decise a livello cantonale, senza una visione globale e strutturale”. Una percentuale rilevante delle risorse finanziarie dei Comuni, inoltre, “è di fatto gestita dal Consiglio di Stato e non dai Municipi, che però portano la responsabilità politica di fronte ai propri cittadini”. Le disposizioni che limitano l’autonomia comunale, viene altresì sottolineato, “sono contenute in leggi e regolamenti settoriali, quando non addirittura ‘nascoste’ in arzigogolate direttive amministrative”.

"Un saldo negativo"

L’anno che sta per chiudersi “ha ulteriormente peggiorato la situazione della maggioranza dei Comuni”. L’importante cantiere di Ticino2020 non ha ancora visto la luce, accumulando un ulteriore ritardo, mentre le riforme puntuali “hanno affrontato solo alcuni aspetti di dettaglio, peggiorando allo stesso tempo la situazione dei Comuni e il quadro generale”. La riforma fiscale approvata in votazione popolare il 9 giugno non ha comportato per il Cantone una perdita di gettito d’imposta, mentre i Comuni “si troveranno con un saldo negativo di oltre 30 milioni di franchi solo nel primo anno fiscale”.

Gli effetti

La prossima introduzione del moltiplicatore differenziato per le persone fisiche e quelle giuridiche comporterà inoltre “conseguenze importanti per molti Comuni e avrà effetti sull’intero sistema di perequazione diretta e indiretta". Nei preventivi del Cantone "sono state inoltre introdotte riduzioni lineari nei contratti di prestazione delle case per anziani e dei servizi di aiuto domiciliare che saranno a carico dei Comuni". "Stesso discorso per i fondi di riserva. Questi tagli indeboliranno molte strutture e consortili".

La risoluzione all’indirizzo del Consiglio di Stato

Al termine dei lavori l’Assemblea di ACT ha votato una risoluzione all’indirizzo dell’Autorità cantonale. Si sono ribaditi i principi e gli obiettivi che stanno alla base del progetto di Riforma Ticino2020, compresi il recupero di un margine di autonomia decisionale a favore dei Comuni, oltre alla semplificazione dei rapporti (amministrativi e finanziari) tra Cantone e Comuni. Si è chiesto di attivare un serio e concreto tavolo di che permetta di discutere ed eventualmente concordare preventivamente scelte cantonali che possono avere conseguenze sugli enti locali, e di rinunciare da subito ad ulteriori aggravi unilaterali a carico dei Comuni negli anni a venire.

"Per Comuni forti e vicini al cittadino"

ACT chiede altresì di riattivare le procedure relative all'iniziativa legislativa “Per Comuni forti e vicini al cittadino”, al fine di ridurre definitivamente di 25 milioni di franchi annui il contributo che gli Enti locali versano al Cantone dal 2014. Infine, l’Assemblea ha espresso la propria ferma opposizione “all’addossamento puro e semplice di ulteriori oneri finanziari ai Comuni per la riorganizzazione in ottica cantonale delle Autorità di protezione”.

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