
"L’apertura di sale al Day Hospital non paiono poter essere lette come uno smantellamento del San Giovanni". Lo scrive il Municipio di Bellinzona, rispondendo a un'interpellanza di Luca Buzzi (Bellinzona Vivibile) che poneva una serie di domande sulla licenza edilizia per un “piccolo ospedale" in via Salvioni, già oggetto di un’opposizione dell’MPS e contro la quale ha lanciato pure una petizione intitolata “No allo smantellamento del San Giovanni” (vedi articoli suggeriti).
L’Esecutivo spiega che i progetti di centro medico e Day Hospital sono iniziative “di carattere privato che rientrano nel campo della libertà imprenditoriale e che non sottostanno alla pianificano ospedaliera e tantomeno competenza comunale”. Già oggi i pazienti che vengono operati da oftalmologhi e chirurghi della mano sono pazienti privati di questi medici e non dell’Ente ospedaliero.
In merito alla potenziale concorrenza con l’ospedale cantonale bellinzonese, il Municipio specifica che l'ospedale San Giovanni (OSG) ha raggiunto un tasso di occupazione del 91,2% nel 2016, in aumento rispetto al 2015 quando invece si attestava al 86,8%.
“Ai fini della gestione della struttura e del mantenimento presso di essa di importanti discipline mediche” scrive il Municipio, “l’ospedale deve poter disporre degli spazi per la chirurgia più impegnativa, ovvero l’ortopedia pediatrica, la chirurgia pediatrica, la chirurgia toracica e l’urologia. La chirurgia viscerale e traumatologica soffrirebbero di lunghe liste d’attesa causa la mancanza di spazio in sala operatoria. Diversamente da quanto sostenuto dall’interpellante, non vi sono pazienti EOC che vengono dirottati sul Day hospital: si tratta viceversa di pazienti dei medici aggiunti con proprio studio privato in città che, per la chirurgia ambulatoriale (es. cataratta o tunnel carpale) in luogo di essere operati presso il S. Giovanni lo potranno essere in questa nuova struttura. Ove si rendesse necessario un loro ricovero verrebbero comunque portati al S. Giovanni”.
Il Municipio ricorda altresì che si sta lavorando, grazie all’intesa con Giubiasco e in unione con l’EOC, all’idea di realizzare un nuovo ospedale in Saleggina in sostituzione dell’attuale San Giovanni, “che nel medio termine non presenta più un potenziale di sviluppo per rapporto al ruolo e ai mandati che sarà chiamato a coprire”. L’idea è di realizzare una “struttura moderna in grado di accogliere il nuovo polo pediatrico cantonale e le numerose specializzazioni mediche oggi in discussione, ma anche di dare grazie al proprio personale altamente qualificato, nuovi impulsi pure al settore della formazione e della ricerca”.
I tempi di pianificazione, progettazione, realizzazione e messa in esercizio del nuovo ospedale “purtroppo appaiono piuttosto lunghi” scrive il Municipio, che stima circa 10-15 anni. Si tratta pertanto di garantire nel frattempo al San Giovanni “il mantenimento di un adeguato standard strutturale, infrastrutturale e di sicurezza per i pazienti durante questo periodo”.
“Sul breve termine” spiega ancora il Municipio, “proprio per ovviare alla cronica mancanza di spazi, l’OSG sta investendo nella realizzazione del nuovo poliambulatorio pediatrico che permetterà di organizzare meglio i flussi di pazienti pediatrici e di rispondere in modo adeguato alle esigenze poste dal ruolo di ospedale di riferimento cantonale per il bambino e per la madre. Imminente sarebbe pure la progettazione di un nuovo blocco operatorio dell’OSG che, oltre a garantire standard moderni, permetterà di organizzare meglio gli interventi chirurgici legati ai mandati specifici attribuiti all’OSG. Ad approfittare di questa situazione sarà soprattutto la chirurgia pesante (e quindi non ambulatoriale) che oggi risente della carente disponibilità di spazi”. Un eventuale aumento di sale operatorie al San Giovanni risulterebbe “ineconomico” per il Municipio, in considerazione del progetto e costruzione della nuova struttura ospedaliera.
Fatte queste premesse, il Municipio ribadisce che l’offerta del Day Hospital "non pare essere concorrenziale, rispettivamente di pregiudizio al funzionamento attuale dell’Ospedale S. Giovanni", ma anzi conferma il suo “pieno sostegno” all’ospedale regionale bellinzonese e si impegnerà anche in futuro” per assicurare un’adeguata prospettiva di sviluppo” anche per il fondamentale progetto di realizzazione di un nuovo ospedale pubblico.
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