Ticino
“I problemi c’erano anche prima del Covid”
Foto da Google
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Redazione
4 anni fa
Serge Santese, esperto del campo della vita notturna ticinese, interpreta la chiusura del Be Lugano in un’ottica più ampia: “L’utenza è cambiata come le aspettative dei giovani, bisogna rivisitare il concetto di discoteca”

La notizia di ieri sulla chiusura del Be di Lugano conferma le difficoltà delle discoteche e della vita notturna in generale, specie in seguito alla pandemia. Radio3i ha interpellato Serge Santese, fondatore del club Underground a Lugano e che ha lavorato per anni nel settore, per sapere come è cambiato il settore della notte: “Il Covid non aiuta assolutamente il mondo della notte, ma non si può nascondere che questo da diversi anni era in difficoltà: l’utenza delle discoteche è cambiata, il mondo è cambiato e le aspettative dei giovani, che sono i primi consumatori, sono cambiate così come l’approccio con cui comunicano tra di loro, con un maggior utilizzo dei social e più gente che si incontra a casa”.

“La discoteca va ripensata”
“C’è stato un imbruttimento negli ultimi anni in cui ho lavorato”, prosegue Santese, “direi che bisogna cambiare approccio e visione: la musica, i rumori forti e il buio mettono in difficoltà l’interazione tra le persone, al punto che queste preferiscono uscire per comunicare in un’altra maniera. Comunicazione che è la base del successo dell’esperienza notturna”. Dunque il concetto “classico” di discoteca rischia di essere superato? “Sì, dev’essere rivisitato completamente come nel resto del mondo: i locali che funzionano sono quelli che hanno ancora la luce del giorno, che hanno la terrazza, che sono all’aperto, magari vicino al mare o ad altre zone naturali, e non danno fastidio al vicinato. Ormai per andare in discoteca ci sono destinazioni mondiali, come Ibiza o Miami, o la Grecia, che sono considerati delle calamite per uscire la sera. loro hanno azzeccato il trend giusto e hanno anche i mezzi per farlo, mentre da noi questo è difficile”. Questa la visione di Santese che da diversi anni ha cambiato la propria professione, uscendo decisamente dal settore della “nightlife” e prendendo in gestione la capanna Molte Bar: “Abbiamo preso la Capanna e abbiamo cercato di riposizionarla sul mercato, dando priorità a prodotti locali - fatti magari a meno di 200 metri in linea d’aria. Stiamo inoltre pianificando qualche evento come l’aperitivo del venerdì sera”.

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