Sant'Antonino
I resi di Zalando arriveranno a dicembre, 200 dipendenti
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Redazione
9 giorni fa
Spostandosi da Soletta al Ticino, l'azienda potrà garantirsi anche un importante risparmio economico: "Diamo grande importanza a condizioni di lavoro eque".

Già a dicembre arriveranno in Ticino i primi pacchi diretti al nuovo centro per la gestione dei resi Zalando a Sant’Antonino. A confermare le tempistiche è la stessa azienda su nostra richiesta. “Circa 200 impiegati lavoreranno in questo sito per il nostro partner GXO, gestendo i resi per i clienti svizzeri”, spiega l’ufficio stampa della multinazionale da Berlino. Quello ticinese sarà uno dei 20 siti di rispedizione in Europa, uno dei due in Svizzera. L’altro è ad Arbon, nel Canton Turgovia.

Perché scegliere il Ticino

Le operazioni, spiega Zalando, “dovrebbero iniziare alla fine dell’anno”, proprio quando cesserà la collaborazione con CEVA Logistics, che ha finora gestito il centro di Neuendorf nel Canton Soletta. Ed è proprio lo spostamento da Soletta al Ticino a far discutere: ci si chiede se Zalando abbia scelto il nostro cantone per pure questioni salariali. L’azienda spiega di aver puntato sul Ticino perché la sede di Sant’Antonino, dove operava la Luxury Goods Logistic per il gruppo Kering, permetterà di “servire meglio il mercato e idealmente accorciare tempi e distanze dei resi”. Lo stabilimento di Sant’Antonino, aggiungono inoltre da Zalando, permetterebbe di garantire sostenibilità, essendo da anni certificato come "Leed Platinum", una sorta di Minergie statunitense. L’azienda cita tra i plus di Sant’Antonino anche la vicinanza con la linea ferroviaria, sia per lo spostamento dei collaboratori che per quello dei pacchi.

Motivazioni economiche?

È però evidente che Zalando potrà garantirsi anche un importante risparmio economico. Da un lato, passando dai 350 collaboratori impiegati a Neuendorf ai 200 in Ticino, si può stimare un minor costo tra i 5 e i 6 milioni di franchi all’anno. Su questo punto, dopo la pubblicazione dell'articolo, l'azienda ha voluto precisare alcuni aspetti (vedi paragrafo seguente), come il fatto che una parte di questi dipendenti non fosse impiegata con un contratto a tempo indeterminato. Vi è poi la questione salariale per quei 200 dipendenti che serviranno anche nel nostro cantone. Se GXO riconoscerà il salario minimo cantonale potrà risparmiare circa un franco all’ora rispetto a ciò che veniva versato nel canton soletta. A Neuendorf, da ciò che siamo riusciti a sapere, i dipendenti erano pagati 20 franchi e 55 all’ora. In Ticino, dal prossimo anno, il minimo cantonale dovrebbe stabilizzarsi a 19 e 75. Una differenza che rispetto agli stipendi versati oltralpe dovrebbe garantire un ulteriore risparmio di 400-500mila franchi all’anno.

"La Svizzera non perderà posti di lavoro"

Dopo la pubblicazione di questo articolo, Zalando ha comunque voluto prendere posizione, ricordando di "dare una grande importanza a condizioni di lavoro eque" e come, sia quando gestisce in proprio i centri sia quando li gestisce un partner, pretende il "rispetto dei nostri standard sociali". Parlando dei numeri di impiegati, inoltre, spiega come a Neuendorf vi fossero collaboratori fissi e temporanei. "Quando le operazioni saranno attive in Ticino, la riduzione e l'aumento del personale fisso delle due località si equivarranno. Ciò significa che la Svizzera non perderà alcun posto di lavoro", chiarisce l'ufficio stampa di Zalando. Per quanto riguarda la decisione di CEVA Logistics di chiudere lo stabilimento di Neuendorf, Zalando spiega di aver comunicato con il giusto anticipo la sua decisione e di non avere voce in capitolo nella decisione, ma si dice in ogni caso "impegnata nel trovare soluzioni socialmente accettabili e che assicurino come il processo di transizione sia trasparente". Dicendosi cosciente della difficile situazione per il personale coinvolto, la multinazionale spiega di aver deciso di "partecipare volontariamente al piano sociale di CEVA".