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Sono pronti a lasciare l'Hotel Dishma di Paradiso i 93 richiedenti l'asilo minorenni che lo scorso autunno avevano dovuto lasciare il palazzo di via Barzaghi 9 per via delle condizioni precarie dello stabile. "Per garantire loro una sistemazione più stabile e adeguata", spiega Debora Banchini Fersini, Direttrice di Croce Rossa Svizzera, Sezione del Sottoceneri (CRSS), citata in una nota, "Croce Rossa Svizzera, in accordo con l'Ufficio cantonale dei richiedenti l'asilo e dei rifugiati (URAR), ha deciso di convertire la struttura di Cadro Ulivo – di proprietà di CRSS e attualmente destinata all’accoglienza di adulti e famiglie – in un foyer per minorenni non accompagnati. Questo permetterà finalmente di offrire loro una casa sicura e definitiva, un luogo in cui possano crescere con continuità fino al raggiungimento della maggiore età". Un trasloco che avverrà nel corso delle vacanze di Carnevale, quindi tra il 3 e il 7 marzo.
Gli ospiti di Cadro trasferiti a Giubiasco
In questi giorni, "gli operatori di Crss stanno informando gli attuali ospiti adulti dello spostamento verso altre strutture; tutte le famiglie, circa un centinaio di persone, saranno ricollocate a Giubiasco. Per garantire la miglior continuità possibile nel percorso scolastico dei bambini, CRSS si è inizialmente offerta di consentire loro di proseguire gli studi nelle attuali scuole fino alle vacanze estive. Tuttavia, in accordo con i servizi del DECS, si è ritenuto più opportuno integrarli fin da subito nelle nuove scuole, evitando loro lunghi spostamenti quotidiani. Gli spostamenti nelle nuove sedi scolastiche avverranno, quindi, durante le vacanze di Carnevale".
Il perché di questa decisione
Questa decisione, continua Banchini Fersini, "nasce dalla volontà di offrire ai minorenni non accompagnati un ambiente più stabile e accogliente, che possa rappresentare per loro una vera casa e un punto di riferimento fondamentale per il loro percorso di crescita. In parallelo, si continuerà a garantire agli adulti tutto il supporto del team Croce Rossa, sia per la presa a carico sociale sia per i percorsi di integrazione e cura sanitaria". Si tratta, conclude, "di una scelta importante e un grande cambiamento di paradigma, che auspichiamo possa portare maggiore stabilità e serenità a tutte le persone coinvolte. Il tema dei posti è sempre attuale, ma siamo certi che questo spostamento segnerà un nuovo inizio per tutti, per i nostri ragazzi, per gli operatori e per tutta CRSS. Cercheremo di rendere la nuova sede un luogo adatto alla loro accoglienza”.
Nessun cambiamenti per ospiti e personale
Quanto deciso, sottolinea la CRSS, "non comporta alcuna riduzione del numero di posti di accoglienza, che rimangono quelli previsti per adulti e minori secondo il mandato cantonale, né dei collaboratori impegnati nei servizi per gli adulti, né di quelli che si occupano attualmente dei minori alloggiati finora a Paradiso. Si tratta di figure professionali che si sposteranno nei nuovi centri o pensioni per adulti dislocati sul territorio, insieme a collaboratrici/collaboratori, che prenderanno servizio a Cadro per seguire i minori, secondo pianificazioni definite e condivise con i rispettivi responsabili e/o capi équipe".