Ospedale
Il 2023 è stato un anno soddisfacente per Moncucco
© CdT / Gabriele Putzu
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Redazione
un anno fa
Nonostante le molte sfide con cui si è confrontato, tra il post Covid e l'acquisizione della Clinica Santa Chiara, il Gruppo Ospedaliero Moncucco chiude il 2023 con soddisfazione.

Il 2023 è stato un anno pieno di sfide, ma anche di soddisfazione per il Gruppo Ospedaliero Moncucco: il ripristino a pieno regime delle attività della Clinica Moncucco, dopo le limitazioni legate alla pandemia di Covid, non è stato semplice a livello organizzativo, così come l'acquisizione della Clinica Santa Chiara di Locarno, che ha richiesto il potenziamento del corpo medico e la collaborazione della Clinica Luganese, si legge nel comunicato. "A soddisfare il gruppo a fine anno è in particolare il numero di ammalati che, spontaneamente o su suggerimento dei loro medici di famiglia e curanti, si sono rivolti alle sue due strutture", commenta il presidente Mauro Dell’Ambrogio.

Buona reputazione e competenza

Secondo dei primi dati, il 2023 ha visto in confronto al 2022 un incremento del numero di ospedalizzazioni, degli ammalati gravi ricoverati e dei trattamenti offerti in ambulatorio, un chiaro segno: della buona reputazione, dell'efficacia della risposta alle necessità di cura della popolazione ticinese, e di un'offerta competente e qualitativa delle prestazioni sanitarie, di entrambe le strutture del gruppo ospedaliero.

Clinica Moncucco e Clinica Santa Chiara hanno anche rafforzato le proprie competenze specialistiche: hanno confermato la certificazione del Centro per la traumatologia dell’anziano e quella del Centro per la cura dei tumori colorettali. Un altro successo che può vantare il gruppo ospedaliero è l'apertura del nuovo pronto soccorso a Moncucco e degli nuovi spazi al Centro San Carlo. 

"Un ruolo proattivo per un sistema sanitario moderno"

In generale, "le Cliniche Moncucco e Santa Chiara stanno assumendo un ruolo proattivo nello sviluppo di un sistema sanitario moderno, che prevede una sempre maggiore concentrazione delle attività specialistiche all’interno di strutture sociosanitarie di medie e grandi dimensioni, affiancate da una presenza di medici di famiglia che - nell’intero territorio, e non solo nei maggiori poli urbani - si spera possa restare capillare", spiega il direttore Christian Camponovo nella nota.

Sia Dell’Ambrogio che Camponovo ringraziano i collaboratori, i pazienti e i medici per la fiducia concessa alle sedi del gruppo: "I risultati ottenuti dimostrano la bontà dell’obiettivo che il gruppo si pone anche per il futuro: essere all’altezza dei bisogni e delle aspettative degli ammalati ticinesi”.

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