Ticino
Il 75% dei bambini di quinta elementare ha un telefonino
Il 75% dei bambini di quinta elementare ha un telefonino
Il 75% dei bambini di quinta elementare ha un telefonino
Redazione
9 anni fa
Si è conclusa a Lugano la campagna "Sbullo", volta a sensibilizzare i giovani sui pericoli della rete

Mercoledì 7 aprile 2016, la Polizia Comunale di Lugano e la Polizia Cantonale Gruppo Visione Giovani, hanno terminato le giornate di istruzione della campagna “Sbullo” dedicata prevalentemente ai giovani di 5° elementare delle scuole di Lugano.

La campagna, studiata e realizzata in collaborazione con l’Agenzia Mazzantini&Associati SA di Lugano, si prefiggeva di:

-educare i giovani ai valori del rispetto, dell’identità e delle differenze, della stima e dell’autostima, delle emozioni e del loro riconoscimento.

-trattare il tema della violenza, dei furti, dei danneggiamenti e dei graffiti.

-aiutare i ragazzi ad affrontare consapevolmente i rischi che si possono incontrare navigando nella rete e sui social network.

-far apprendere ai giovani la protezione dei propri dati personali, foto o selfie che si caricano sui social network.

-predisporre i giovani a comunicare immediatamente le situazioni rischiose ai propri genitori e a dialogare apertamente con i loro docenti a scuola.

Lo scopo del progetto era proprio quello di motivare i ragazzi ad essere loro stessi la prima linea di difesa contro forme di violenza insensata, preparandoli sul comportamento corretto nel difendersi da situazioni inadeguate.

I giovani hanno seguito la formazione nella sede scolastica di Viganello, dove si sono alternate 26 Classi di 5a elementare per un totale di 505 allievi, in 52 lezioni da 50' min. ciascuna. Un impegno importante supportato e preceduto anche da una serata informativa per i genitori tenutasi presso le scuole elementari Gerra giovedì 3 marzo alle ore 20:00.

Gli incontri sono stati organizzati dal sgt Claudio Mastroianni, responsabile del nucleo prevenzione della Polizia Città di Lugano e dal Gruppo Visione Giovani della Polizia Cantonale, nelle persone dell’app Negri David e dall’app Marco Giovanati. Come già ricordato i ragazzi sono stati educati al rispetto dei valori dell’identità e delle differenze, della stima e dell’autostima, delle emozioni e del loro riconoscimento perché sono le capacità di dialogo e relazione che disarmano i bulli, soprattutto l'empatia, l'arte di capire gli altri e di rispettarli per come sono.

I dati emersi del progetto (svoltosi sull’arco dei due anni) hanno evidenziato una volta di più come anche tra i giovanissimi dilaghi ormai il fenomeno “Smart Phone”.

Da quest’indagine compiuta direttamente in classe è infatti emerso che il 75% dei 505 ragazzi (393) ne era già in possesso.

Il dato più interessante però è relativo all’utilizzo e alla frequentazione di social network, blog e internet da parte dei piccoli internauti, che si attesta su circa il 50%.

Alla fine delle lezioni, è stato svolto anche un sondaggio presso gli insegnanti delle classi visitate e i risultati ottenuti sono molto incoraggianti. Infatti, le lezioni sono state estremamente apprezzate, tanto che molti docenti hanno auspicato una continuazione del progetto oltre che un aumento delle ore ad esso dedicate, favorendo così un approfondimento delle tematiche.

Positivo anche l’impatto della presenza di personale “in divisa” sui ragazzi. Gli insegnanti infatti ritengono che ciò sproni i bambini ad una maggiore attenzione e sensibilità verso il progetto; peraltro molto apprezzata per questo tipo di progetti anche la collaborazione della Polizia Città di Lugano con scuola e famiglie.

Questa seconda edizione della campagna di sensibilizzazione contro il bullismo e il cyberbullismo ha dato quindi importanti riscontri positivi, tanto che la Direzione Scolastica, nella persona del suo Direttore Sandro Lanzetti, ha richiesto la possibilità di portare il futuro incontro con i ragazzi dell’attuale ora a due ore, questo per dare più spazio alle domande e alle esperienze individuali dei bambini.

Anche il Gruppo Visione Giovani della Polizia Cantonale, dopo questa proficua collaborazione e i riscontri positivi avuti dai vari docenti e allievi, ha dato il suo assenso alla prosecuzione del progetto di collaborazione.

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