Ambiente
Il calabrone asiatico è presente anche in Svizzera, ma non in Ticino
© Dietemann Agroscope ZBF/CRA
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Redazione
2 anni fa
Per il momento, a parte un avvistamento di un individuo di qualche anno fa, nel nostro cantone non si è ancora registrata la presenza di questo insetto vorace.

È arrivata dalla Cina con un carico di vasi: purtroppo c’era una femmina fecondata e da lì ha iniziato a svilupparsi. È stata trovata in Francia, nel 2004, nella zona di Bordeaux. In Svizzera il primo rilevamento è avvenuto nel Jura nel 2017. Dopo qualche tempo, è stata individuata anche a Ginevra e l’anno scorso si è diffusa molto in Svizzera francese e in zona Soletta. Stiamo parlando della vespa velutina, un insetto famelico che ad oggi non ha trovato antagonisti o parassiti a fermarlo, e che può arrecare danni importanti a un ecosistema. Finora, fortunatamente, a parte l’avvistamento puntuale di un individuo avvenuto qualche anno fa, in Ticino non si è ancora registrata la sua presenza.

I pericoli di questo insetto

La vespa velutina “è una specie che fa delle colonie molto grandi ed è estremamente vorace”, spiega a Ticinonews Lucia Pollini del museo cantonale di storia naturale. Da una parte “mangia tanti insetti, creando un problema di equilibrio ecologico perché va a sostituire la nicchia di calabroni o vespe autoctone”. Dall’altra, genera una problematica economica. La vespa velutina, infatti, “dopo una prima fase in cui mangia soprattutto api selvatiche, mosche e bruchi, a fine stagione, quando la colonia è molto grande, ha l’abitudine di attaccare le arnie”.

I danni e le contromisure

In altre regioni d’Europa la presenza della vespa velutina, conosciuta anche come calabrone asiatico, ha già inferto grossi danni alle colonie di api, letteralmente assediate nelle loro arnie da questa specie alloctona. In Ticino, una zona che per condizioni potrebbe essere potenzialmente a rischio è il Mendrisiotto. Per questo motivo il Cantone ha deciso di adottare un approccio preventivo, diramando ieri mattina un’informativa. “Bisogna avvertire quando si trova questo insetto”, prosegue Pollini. In Ticino non c’è ancora la task force che si occuperà di eliminare il nido “ma occorre tenere gli occhi aperti. E non si deve cercare di mettere delle trappole preventive, perché così facendo si causa un danno molto grande alla natura”. Queste trappole infatti “potrebbero non riuscire a catturare il calabrone asiatico, ma nel frattempo ucciderebbero tanti altri insetti”.

Come riconoscere e dove segnalare

Le segnalazioni possono essere fatte sul portale calabroneasiatico.ch, corredate da un video o un’immagine che certifichi che si tratti di una vespa velutina. Per distinguere questo insetto, occorre tenere a mente alcune sue particolarità. “Il calabrone europeo è più grande rispetto a quello asiatico, ha una colorazione più chiara e dei disegni gialli sull’addome”, spiega Pollini. Il calabrone asiatico, invece “ha l’addome scuro con delle piccole righe gialle”. Altra differenza concerne la colorazione delle zampe: “in quello europeo è marrone, mente in quello asiatico è gialla ed è un colore che contrasta molto su un animale così scuro”.

I due nidi

Ma cosa si sta facendo nel resto della Svizzera per contrastare questo insetto? “Sull’arco lemanico c’è un gruppo di intervento. Quando arriva una segnalazione, si cerca il nido e addirittura si catturano degli individui per attaccare loro addosso dei microtrasmettitori, in modo da seguirne il volo e localizzare la colonia”. Questa specie fa due nidi all’anno: uno, quello inziale, è più piccolo e spesso si trova a 1.5-3 metri di altezza, spesso su strutture antropiche ed è quindi più facile da eliminare. Il secondo, costruito a partire da luglio, “compare a dieci metri di altezza sugli alberi e quindi l’intervento richiede dei forestali che salgano sulla pianta”. Inoltre, è proprio questo il momento in cui la vespa velutina attacca maggiormente l’ape domestica “perché la colonia è grande e ha bisogno di cibo”, termina Pollini.

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