Finanze
"Il Cantone risana i conti a spese dei Comuni"
Redazione
20 ore fa
A sollevare la questione è il presidente dell'Associazione comuni ticinesi Felice Dafond, secondo cui sarebbe necessaria una revisione dell'attribuzione dei compiti. "“Questo continuo togliere gettiti di imposta avrà delle conseguenze sui nostri cittadini”.

Tempi bui per le finanze comunali. In queste settimane il telefono di Felice Dafond, presidente dell’Associazione comuni ticinesi (ACT), continua a squillare. Le chiamate provengono da sindaci seriamente preoccupati per i preventivi a tinte rosse in fase di allestimento. “Diversi Comuni hanno spiegato di stare preparando anche il piano finanziario di legislatura e tutti indicano sangue, lacrime e notevoli problemi di gestione”, afferma Dafond ai microfoni di Ticinonews. Una situazione data sì da un contesto congiunturale difficile, ma peggiorata, a detta degli enti locali, a causa del Cantone. “È una condizione che si è sviluppata nel corso di questi ultimi anni", prosegue Dafond. "Più compiti sono stati demandati ai Comuni, senza per questo corrispondere le necessarie entrate per il loro svolgimento. Vi sono state inoltre tutta una serie di decisioni che hanno fatto sì che il gettito fiscale dei Comuni diminuisse in modo molto importante”.

Le criticità evidenziate

Il riferimento è alla riforma delle persone giuridiche, il cui contributo federale non viene equamente distribuito tra Cantone e Comuni. Ci sono poi da considerare le misure votate lo scorso giugno - che alleggeriranno le entrate di altri 30 milioni - l’incognita delle ARP e “il lungo elenco dei costi scaricati”. Una tendenza che emerge anche dal preventivo 2025. Il Cantone starebbe dunque risanando i conti anche a spese dei Comuni? “Certo, abbiamo ad esempio una riduzione lineare di quello che viene versato per il disavanzo dei servizi case per anziani e servizi di aiuto cure a domicilio", precisa Dafond. "Vi è anche una minor messa a disposizione di risorse per tutto quello che sono i compiti di questi servizi, e ciò non facilita per nulla la posizione dei Comuni e riduce ulteriormente il loro margine di manovra”.

"Un lavoro da fare tutti assieme"

Risale infatti a luglio una lettera in cui i sindaci delle città esprimevano la loro preoccupazione al Cantone. A inizio settembre c’è stato un incontro sul preventivo che però, alla luce di quanto spiegato da Dafond, non sembra aver portato a qualcosa. “Il Cantone è cosciente, ma si ha sempre un po’ l’impressione che non si voglia capire". I Comuni "sono seriamente preoccupati. Questo continuo togliere gettiti di imposta non solo ci rende la vita difficile, ma anche impegnativa, e avrà sicuramente delle conseguenze sui nostri cittadini”. La situazione, va detto, non è semplice per nessuno: la stessa Confederazione, confrontata con un pacchetto di risparmi di diversi miliardi, ribalta oneri sul Cantone. L’ACT, sulla questione, propone un utilizzo ottimale delle risorse e che si rivedano tutti i compiti, necessari e non. Un lavoro "da fare tutti assieme, al medesimo tavolo. Non si può sempre e solo scaricare sull’ente inferiore”, conclude Dafond.

 

I tag di questo articolo