Ticino
Il Consiglio della Magistratura conferma: "Giunte due segnalazioni nei confronti di tre giudici"
©Gabriele Putzu
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Redazione
18 giorni fa
In seguito alle notizie circolate sui media in questi giorni, il Consiglio della Magistratura ticinese ha confermato in un comunicato che sono arrivate due segnalazioni nei confronti di tre giudici del Tribunale penale cantonale.

Dopo le notizie circolate sui media in questi giorni, e all’interrogazione inoltrata da Matteo Quadranti, il Consiglio della Magistratura conferma che sono giunte due segnalazioni nei confronti di tre giudici del Tribunale penale cantonale. Il Consiglio ritiene “necessario precisare alcuni aspetti” per “evitare che vengano date notizie inesatte e che vi siano speculazioni che potrebbero danneggiare l’immagine della magistratura e dei giudici coinvolti”.

Le segnalazioni

Una delle due segnalazioni è stata presentata nei confronti dei giudici Siro Quadri e Francesca Verda Chiocchetti da tre loro colleghi del tribunale, mentre l’altra è stata presentata da terzi nei confronti del Presidente giudice Mauro Ermani. Queste riguardano dei fatti diversi fra loro, “non sono reciproche e nemmeno l’una la conseguenza dell’altra”, come invece è stato speculato sui media. Il Consiglio, si legge nella nota, si è prontamente attivato e ha informato tempestivamente i magistrati coinvolti.

Da verificarne la fondatezza

Il Consiglio ci tiene a ricordare nel comunicato che “l’apertura di un procedimento significa solo che si rendono necessari degli approfondimenti”, ma la fondatezza e la rilevanza disciplinare delle segnalazioni inoltrate alla Magistratura sono ancora da verificare. Inoltre, come per tutti i casi trattati dal Consiglio, l’accesso alle informazioni è riservato solamente alle parti coinvolte, vale a dire agli stessi magistrati oggetto delle segnalazioni. Il pubblico sarà informato sulle decisioni finali quando queste saranno prese “secondo le forme previste dalla legge”. Infine il Consiglio della Magistratura sottolinea “la situazione qui descritta non pregiudica l’attività giudicante del Tribunale penale cantonale”.