Sta riscontrando un ampio interesse, e un inaspettato successo commerciale, un gioco spuntato negli scorsi mesi sugli scaffali di diversi negozi ticinesi, tra cui la Migros: il "Gioco dell'Oca del Canton Ticino".
Come il nome lascia chiaramente intendere, si tratta di un classico gioco dell'oca adattato alla nostra realtà cantonale. Una combinazione che, come detto, piace.
Per questa realizzazione ci tocca ringraziare un cittadino italiano. Arriva da Maslianico, ma è residente da anni a Lugano l'uomo che ha ideato e realizzato il "Gioco dell'Oca del Canton Ticino", Marzio Ammendola.
Ammendola spiega che "tutto è incominciato a Como un pomeriggio dell’estate scorsa quando, come mi capita spesso, sono entrato nella libreria Dominioni alla ricerca dei miei adorati libri di storia del Risorgimento."
"In questo negozio vado sempre volentieri perché con il passare degli anni è nata anche una bella amicizia con Alessandro Dominioni, editore e titolare della libreria, con il quale oltre a parlare di libri e cultura è anche facile farsi venire il buon umore con quattro risate" racconta ancora Ammendola. "Quel pomeriggio pero’ l’attenzione mi era caduta su una scatola che non avevo mai osservato prima. Si trattava di un gioco da tavolo apparentemente banale ma che in realtà era molto particolare. Era il “Gioco dell’Oca della Brianza”, inventato da Dominioni un paio di anni prima e che ha riscosso un successo commerciale straordinario."
"In quell’occasione Alessandro ed io ci siamo guardati negli occhi e senza nemmeno parlare, improvvisamente si è accesa la lampadina" spiega Ammendola. "Cosi ci siamo detti: “ e perché non fare la stessa cosa per il Canton Ticino?". Attingendo dalla straordinaria vena creativa di Alessandro è stato facile veder nascere un prodotto bello, elegante, di grande qualità e straordinariamente evocativo della storia e delle tradizioni di un territorio splendido come quella Ticinese. E’ nato cosi “Il Gioco dell’Oca del Canton Ticino”."
I primi prototipi Ammendola li ha testati giocando in famiglia con i bambini. "E’ a quel punto che ho compreso una volta di piu’ come possa essere importante staccare i figli da computer, tv e smartphone per riunire la famiglia intorno al tavolo e giocare insieme" afferma. "Giocando con dadi e numeri, i bambini scoprono la geografia locale oltre all’importanza della disciplina e del rispetto delle regole. Si dice che questo antico gioco (XVI secolo) rappresenti una sorta di metafora della vita con pericoli, imprevisti, difficoltà ma anche grandi opportunità."
"In un mondo che va veloce ma che tende sempre piu’ verso l’omologazione della globalizzazione, con questa realizzazione si dà un segnale in senso contrario. Si vuol far riscoprire la bellezza che ci circonda e che molto spesso si nasconde nelle piccole cose e nei particolari. Dobbiamo solo ricominciare a guardare, osservare" conclude Ammendola. "Ma questo è solo l’inizio. Al “Gioco dell’Oca del Canton Ticino” in futuro seguiranno anche altre realizzazioni che avranno sempre gli stessi valori ispiratori, combinati con la creatività dell’amico Alessandro. Il tutto sempre accompagnato dal buon umore e da quattro risate!"
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