Sì, il Consiglio di Stato intende costruire il nuovo ospedale di Bellinzona alla Saleggina. Anche perché, di alternative, non ce ne sono. Lo hanno confermato sentiti dalla Gestione il direttore del Dipartimento del territorio (Dt) Claudio Zali e quello delle Istituzioni Norman Gobbi, che aveva svolto un ruolo di primo piano nelle trattative con Armasuisse per l'acquisto del terreno. Il progetto del futuro nosocomio era finito all'interno di una bagarre pianificatoria, con un rapporto del Dt che vincolava la sua edificazione al dezonamento di altri terreni. "Evidentemente non è facile trovare una superficie alternativa sufficientemente ampia per realizzare un'infrastruttura di questa importanza", commenta il presidente della Commissione della Gestione Bixio Caprara, raggiunto da Ticinonews. "Non ci sono tanti terreni nel cantone che possano essere destinati a questo scopo".
Chi sapeva, chi no
Nei giorni scorsi, Città di Bellinzona ed Ente Ospedaliero hanno rinunciato a chiedere una controperizia e sono già al lavoro per individuare delle possibili soluzioni compensatorie. Ancora da definire se solo in città o altrove e secondo Caprara è ora importante che tutti e tre gli attori coinvolti si siedano al più presto al tavolo per accordarsi. Un problema non di poco conto di cui tutte le parti in causa si erano dette all'oscuro finora. Dal canto suo, Zali aveva per la prima volta rotto il silenzio la settimana scorsa in Gran Consiglio, dichiarando che al contrario la questione era nota, sia al Governo, sia all'EOC.
Auspicio: celerità
Il Gran Consiglio avrebbe votato a favore dell'opera se fosse stato a conoscenza di questi vincoli pianificatori? "Non ne ho dubbio", risponde Caprara. "Ogni infrastruttura di questa importanza è connessa a delle difficoltà pianificatorie, ma non per questo si rinuncia all'operazione". Il presidente della Gestione ammette che "sarebbe stato preferibile avere fin da subito tutte queste informazioni. Mi sembra però di potere dire che l'operazione, di per sé, va bene e andava fatta". L'auspicio di Bixio Caprara è che ora Cantone, Città di Bellinzona ed Ente ospedaliero cantonale trovino un accordo su come proseguire con la realizzazione dell'ospedale "e che lo facciano rapidamente: una procedura di variante di piano regolatore è infatti lunga. Ogni mese in più che si perde si tramuta in un ritardo di anni".