Ticino
Il Gran Consiglio sostiene il Locarno Film Festival, Guerra: "Non è mai un assegno in bianco"
Redazione
un mese fa
Mercoledì sera a Locarno si tiene il tradizionale ricevimento del Gran Consiglio, uno dei momenti istituzionali più importanti del festival del film. Per l’occasione Ticinonews ha incontrato Michele Guerra, il presidente del Parlamento ticinese.

Al Locarno Film Festival questo mercoledì sera ha luogo il tradizionale ricevimento del Gran Consiglio. Oltra a un banchetto, si tengono dei discorsi e la neopresidente Maya Hoffman apre proprio questo momento ufficiale, a cui segue il presidente del Consiglio di Stato Cristian Vitta e il presidente del Gran Consiglio Michele Guerra. Si tratta di un momento istituzionale importante, anche perché la rassegna gode di un ampio sostegno pubblico, e proprio il Parlamento da diversi anni approva dei crediti per sostenere il festival. Addirittura nel 2020 questo credito quadriennale è stato aumentato da 2,8 a 3,4 milioni fino al 2025. A parlarne con Ticinonews c'è proprio il presidente del Legislativo Michele Guerra.

A distanza di anni quel sostegno è stata la via giusta per il festival?

"Non è mai un assegno in bianco. Io sono in Gran Consiglio dal 2011 e quindi ne ho seguite di trattazioni del dossier del festival. Ricordo con piacere quando nel 2015 ci furono anche delle criticità espresse e dovetti fare io il portavoce di queste criticità. Ma subito l'indomani mi chiamò il presidente Marco Solari che immediatamente volle sapere come affrontare queste criticità e insieme - dimostrando grande apertura - si riuscì a trovare una soluzione che portò una firma unanime in commissione. È sempre un tema che viene trattato con attenzione. Il festival però ha 77 anni ed è un elemento fondamentale per il Ticino, perché tutte le estati trasforma Locarno nella capitale diplomatica del nostro cantone. Qui in agosto si vedono persone potentissime, che vengono anche da tutto il mondo: politici, imprenditori, produttori, attori. Quindi il festival per noi politici deve rimanere una cosa importante, perché al di là dei crediti crea delle esternalità positive enormi per tutto il cantone".

I vertici del festival sono coscienti del momento delicato per le finanze cantonali e non, ma in vista di un preventivo che si preannuncia ancora più severo di quello passato, pensa che il sostegno continuerà anche negli anni futuri? 

"Non penso che il Consiglio di Stato voglia andare per risanare le finanze a toccare un elemento così importante come il festival. Abbiamo oltre 4 miliardi di spesa all'anno, penso che il margine di intervento sia assai ampio per risanare le finanze. Quindi non penso che si voglia toccare il festival, anche perché non l'ho assolutamente sentito né nelle commissioni né nei corridoi".

Tra le altre cose, prossimamente avrete un primo incontro con il Governo per discutere del preventivo?

"Si, ovviamente il dossier del risanamento finanziario è un dossier importante e che scotta, lo abbiamo visto l'anno scorso con consuntivo e preventivo che siamo riusciti a provare. Però lo abbiamo visto anche con il consuntivo che è stato bocciato. Adesso abbiamo di fronte a noi un preventivo che deve aprire le porte a interventi di risanamento che devono avere una maggioranza e devono essere solidi, perché senza una solidità e maggioranza non si ottiene nulla. L'augurio è che si metta davanti a tutto l'interesse dei cittadini e si faccia un lavoro serio, e spero che con il Consiglio di Stato - sedendoci tutti a tavolino - si possa mediare una soluzione intelligente e non esagerata né da una parte né dall'altra".

Tornando al festival, è il primo questo della presidente Maya Hoffman. Qual è la sua sensazione? Le piace?

"Nelle gare di Formula 1 di solito le macchine quando partono devono fare il rodaggio gomme. Oggi facciamo il rodaggio della nuova presidenza. Io ho avuto la fortuna nelle scorse settimane di incontrare la nuova presidente e devo dire che ho incontrato non la miliardaria che vuole venire qui a rivoluzionare, ma una persona che ha messo sul tavolo tutta una serie di possibilità per discutere e per capire cosa fare in più per il festival. La prima opinione ed esperienza fatta mi sembra positiva, vedremo questa sera con l'incontro con il Legislativo e il massimo potere cantonale cosa emergerà. Ha appena iniziato la presidenza effettiva con questo festival e vedremo di tirare un bilancio alla fine".

A lei piace il festival?

"Io guardo in media almeno un film al giorno, sono abbastanza appassionato. Il festival lo frequento abbastanza regolarmente, quindi è qualcosa che mi piace e piace anche a tanti colleghi".