Le quattro stelle del Grand Hotel di Locarno si sono spente ormai sedici anni fa. Qualcosa, però, potrebbe cambiare presto dopo l’acquisizione del Gruppo immobiliare Artisa, il quale ha grandi progetti in vista.

Una storia indelebile
Le sue sontuose sale hanno ospitato le maggiori festività della regione, ma non solo. Nel 1925 venne firmato il patto di Locarno e nel 1946 fu proprio il Grand Hotel a dare alla luce il Festival del Film. Il custode ha aperto le porte ai colleghi di Ticinonews per capire meglio quello che sarà il futuro dell’edificio locarnese.

Ristoranti, spa e hotel
“Sarà un albergo e uno dei contenuti principali sarà la Spa, quindi l’area di rigenerazione con un concetto innovativo. Ci saranno anche diversi livelli di ristorazione aperti al pubblico e sarà quindi una struttura che sarà vissuta dagli esterni e non solo da chi vi soggiornerà”, ha spiegato Nicolò Meroni, responsabile comunicazione Grand Hotel Locarno.

Il nuovo e l’antico che si incontrano
L’ideale – ha spiegato Meroni – sarebbe iniziare con i lavori verso la fine di quest’anno, in autunno. “L’obiettivo, che è ambizioso, è quello di finire entro 24 mesi i lavori della struttura”. “Questo albergo oltre ad avere una struttura maestosa, ha un interno spirituale dove i grandi scaloni che portano ai piani diventano un percorso architettonico”, ha spiegato ai microfoni di Ticinonews l’architetto Ivano Gianola. I lavori dovranno tener conto delle esigenze di oggi, come la sicurezza e l’accessibilità per tutti. “Dobbiamo avere un edificio restaurato con cura, rinnovato e dove il nuovo entra in punta di piedi per dare ancora più forza a quello che era l’antico”, ha concluso l’architetto.

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