Vallemaggia
Il lavoro di una vita spazzato via in una notte, "ma la mia idea è quella di restare qui"
Redazione
12 giorni fa
Elio e Christine Biadici hanno perso la casa e l'azienda agricola e dovranno ora ricostruire una vita normale. "La strada da percorrere sarà lunga".

"La mia idea è quella di restare in valle, perché ho 60 anni di vita e storia lassù". A due mesi dall'alluvione che ha devastato la Vallemaggia emergono storie di dolore e resilienza, come quella della famiglia Biadici, che ha perso tutto in una sola notte. La loro casa e la loro azienda agricola, un tempo fiorenti, oggi sono sepolte sotto una distesa di ghiaia e sassi, testimoni muti della furia delle acque.

Il fiume che cresceva sotto i loro occhi

Elio e Christine Biadici ricordano ancora con angoscia quella notte terribile, quando la tempesta ha trasformato il fiume in una forza devastante. "Eravamo preoccupati per i nostri figli e per le persone alla festa del torneo di calcio", racconta Christine a Ticinonews. "Guardando dalla finestra, vedevamo il fiume crescere a vista d'occhio". La consapevolezza di essere in pericolo si è fatta strada lentamente, mentre i rumori sinistri delle pietre che colpivano il muro della casa annunciavano l'imminente disastro.

La fuga nella notte

Con il fiume che ormai minacciava di travolgere tutto, Elio ha preso una decisione istintiva: fuggire. "Sono sceso in pigiama e a piedi nudi per scappare", ricorda. Una fuga precipitosa attraverso un ponticello che poco dopo sarebbe stato spazzato via dalla piena.

La scoperta con la luce del giorno

Solo all'alba la famiglia ha compreso l'entità della distruzione. "Non riesco a capire, ho trovato vari oggetti, come scarpe e attrezzi, in diversi punti del fiume," afferma Elio, ancora incredulo di fronte all'assurdità degli eventi. Il sogno di un bed & breakfast, nato durante la pandemia e accolto con entusiasmo dai turisti di tutto il mondo, è stato cancellato in un attimo.

Un futuro incerto, ma la volontà di restare

L'alluvione non ha portato via solo ricordi e oggetti. Ha spazzato via anche il futuro della famiglia Biadici. "Mi hanno riferito che dove sorgeva la mia casa ora è zona rossa. Non potrò più né sistemare né costruire", spiega Elio con rassegnazione. La loro azienda agricola dovrà essere ricollocata, e il cammino per ricostruire una vita normale si prospetta lungo e incerto. Nonostante tutto, Elio non vuole abbandonare la valle che è stata la sua casa per sessant'anni. "La mia idea è quella di restare qui", afferma con determinazione, dimostrando una tenacia che né le acque né il destino sono riusciti a spezzare.