No, la piscina di Carona non riaprirà la prossima stagione estiva, neanche nei mesi di luglio agosto. È il succo della risposta data dal Municipio di Lugano all'interpellanza, in seguito trasformata in interrogazione, del consigliere comunale de La Sinistra Edoardo Cappelletti (primo firmatario), che chiedeva "quali alternative esistono per assicurarne l'accessibilità".
Le spese di un'eventuale apertura
Rispondendo alle domande, l'esecutivo cittadino ha spiegato come il costo "degli interventi urgenti a livello di impiantistica e struttura sono superiori ai 250mila franchi". Una somma "a cui vanno aggiunti gli oneri di gestione per le spese del personale, che ammontano a 245mila franchi".
Verso una riapertura nel 2027-28?
Per quanto riguarda le prospettive temporali di una possibile riapertura della struttura, viene precisato come "l'esito delle opposizioni interposte contro la variante di Piano regolatore di fatto blocca lo sviluppo progettato e concordato del comparto così come la messa in opera dei crediti di progettazione votati del Consiglio Comunale. Il Municipio auspica un esito positivo che sblocchi la situazione e permetta in tempi ragionevoli lo sviluppo del comparto. A titolo prudenziale, precisa l'esecutivo, "si potrebbe ipotizzare una riapertura, con una durata dei lavori previsti nell'arco di un biennio, per il periodo 2027-2028".
"L'interesse pubblico va soppesato alla realtà dei fatti"
Nell'interrogazione viene chiesto al Municipio se, in ragione dell'interesse pubblico alla base dello stabilimento balneare, non ritiene comunque necessario garantirne l'accessibilità. Ma per l'esecutivo "l'interesse pubblico va soppesato da un lato alla realtà dei fatti", e qui fa riferimento alla percentuale di fruitori inferiore del 50% rispetto alle strutture simile come il Valgersa o quella in Capriasca, " e dall'altro alla necessità di elevati investimenti straordinari ingiustificati ed ingiustificabili a fronte di una strategia del Municipio, approvata dal Consiglio Comunale, che prevede un rilancio dell'intero comparto, in collaborazione con il progetto Glamping del TCS, con un investimento stimato per la Città di 10.5 milioni di franchi". Oltre a questo, il Municipio ricorda "che eventuali investimenti per la messa a norma dell'impiantistica attuale, non garantirebbero la normale messa in attività dell'impianto".
"La prossima estate la piscina rimane chiusa"
È per questi motivi che, tornando al succo della questione, "la piscina di Carona rimane chiusa", chiarisce il Municipio, interrogato sulla possibilità di "considerare l’opzione di aprire la piscina solo nei mesi di luglio e agosto, periodi dove viene registrata una maggiore affluenza". Nel periodo novembre-febbraio, le uniche attività di rilievo, si legge, "si concentrano nell'utilizzo degli spogliatoi da parte degli allievi del Raggruppamento Insema, che non beneficiano ancora di un’adeguata struttura presso il vicino campo di calcio". Questo perché "la fase di preparazione all'apertura annuale di giugno, vista l'ampia dimensione del comparto, inizia di fatto con il mese di marzo e si protrae fino a fine maggio. Mentre nel corso dei mesi di settembre e ottobre si svolgono lavori di messa fuori servizio dell'impiantistica, la pulizia e messa in sicurezza per l'inverno dell'intera struttura, il taglio dell'erba ed altri lavori di ordinaria manutenzione. Non avrebbe di conseguenza alcun senso aprire la piscina per due mesi all'anno perché i costi di gestione e manutenzione di fatto non cambierebbero".
"Accessibilità preclusa per motivi di sicurezza"
La struttura non sarà quindi agibile per chi vuole farsi un bagno o un tuffo, ma neanche per passeggiare nei prati circostanti le vasche. "L'accessibilità degli spazi verdi al pubblico è preclusa per un tema di sicurezza", spiega ancora il Municipio, ricordando che "all'interno del sedime, nei mesi di chiusura della piscina, vi è la vasca centrale di 50 metri per il nuoto, il trampolino dei 10 metri e tutta una serie di struttura che, se non custodite e messe in sicurezza, rischiano di comportare gravi danni agli utenti".
Quale futuro per la piscina?
L'ultima domanda posta da Cappelli e co-firmatari riguardava il futuro della struttura: "Qualora la variante di Piano regolatore prevista non dovesse entrare in vigore, quali passi si intendono intraprendere per assicurare l’apertura e l’attrattività della piscina di Carona?". Chiara la risposta del Municipio, che spiega come, insieme al Consiglio comunale, "ha intrapreso da tempo i passi necessari per assicurare l'apertura e l'attrattiva della piscina di Carona e la variante di Piano regolatore è uno dei due tasselli fondamentali". In proposito, aggiunge l'esecutivo, "si rammenta che sono stati spesi anni di lavoro, investimenti pubblici per il concorso di architettura e che la realizzazione dell’opera è prevista a Piano degli investimenti. Nella logica di definire le priorità finanziarie dei prossimi anni, si deve giocoforza ipotizzare una chiusura definitiva dell'intero comparto".