La situazione di Sintetica, la più antica azienda farmaceutica in Ticino, continua a destare preoccupazione a Mendrisio. Dopo la perdita di undici posti di lavoro (sui 200 circa in Ticino) a fine 2023, causa ristrutturazione, a metà ottobre il Corriere del Ticino riferiva che ulteriori 30 dipendenti sarebbero stati rimossi dall'organico nel corso del 2024 tra disdette, prepensionamenti e mancate sostituzioni. Una riorganizzazione del personale dovuta, secondo Sintetica, al “grosso investimento affrontato per entrare nel mercato statunitense”. Risale invece a meno di un mese fa la notizia di un’interrogazione al Consiglio di Stato del deputato Maurizio Canetta (PS), nella quale il parlamentare metteva in luce l’attuale precarietà di Sintetica, risalendo fino all'acquisizione del 2019 da parte del fondo francese Ardian.
Le domande
Adesso è invece il turno dei consiglieri comunali Giampaolo Baragiola e Jacopo Scacchi (AlternativA-Verdi e Sinistra insieme) di porre delle domande. In un’interrogazione inoltrata al Municipio di Mendrisio, i due membri del Legislativo chiedono se l’Esecutivo sia stato messo al corrente di quanto sta accadendo, “in particolare sull'entità della ristrutturazione aziendale in corso in Sintetica”. Si domanda inoltre al Municipio come valuti la situazione attuale dell’azienda, in particolare la partenza recente dei vertici aziendali e i successivi licenziamenti di fine 2023 e 2024. Alla luce di quanto sta emergendo e dalle informazioni in suo possesso, l'Esecutivo “reputa reale il rischio di un ridimensionamento?” Se l'azienda dovesse mettere in atto ulteriori e importanti tagli di personale “quali ricadute finanziarie sono ipotizzabili per la Città e quali conseguenze per il suo tessuto socio-economico?”
"Il Municipio si è già attivato?"
Ma non finisce qui: Baragiola e Scacchi chiedono anche all’Esecutivo se non ritiene che sarebbe importante intensificare in questo periodo i contatti con i vertici di Sintetica allo scopo di mostrare “interesse e vicinanza” all’azienda, alfine di meglio salvaguardarne il futuro. In conclusione, il Municipio "si è già attivato per contrastare l'emorragia di posti di lavoro cosiddetti ‘a valore aggiunto', nel limite delle possibilità date alle autorità comunali e cantonali?” A questo proposito “potrebbe prendere contatto con il Consiglio di Stato o con gli Enti preposti?”