
Un'altra zona periferica del nostro Cantone rischia di vedersi presto privare del suo unico negozio di alimentari. Si tratta dell'Alto Malcantone, da dove il comitato della locale società cooperativa lancia oggi un disperato appello alla popolazione per scongiurare la chiusura della bottega di Breno.
Il comitato, in una lettera pubblicata oggi dal Giornale del Popolo, scrive che "il risultato per il 2016 è alquanto magro" e che "rispetto agli anni passati la cifra d'affari è diminuita drasticamente".
"Già il Natale scorso gli incassi, che di solito erano buoni, sono andati diminuendo" prosegue il comitato della Società cooperativa Alto Malcantone. "Quest'anno per provare a combattere la concorrenza, grazie all'aiuto di alcuni fornitori, abbiamo proposto anche noi il calendario dell'avvento con alcune promozioni nel limite delle nostre possibilità. La fedele clientela ne ha tratto vantaggio e stimato il nostro sforzo, ma non si è ricevuto il riscontro sperato da parte di potenziali nuovi clienti."
Il comitato evidenzia poi che "a Breno i nuclei familiari sono 146, a Fescoggia e Vezio (frazioni limitrofe) sono 59 rispettivamente 87, mentre le altre frazioni di Alto Malcantone, Mugena e Arosio, ne contano assieme 355". Ma "solo una minima parte" di questi residenti "apprezza il valore di avere un negozio vicino a casa".
"Lo scopo della Società cooperativa, costituita nel 2001, è mettere a disposizione dei propri soci e della popolazione in generale, generi alimentari e oggetti d'uso, promuovere e valorizzare i prodotti indigeni" prosegue il comitato. "Ci chiediamo quindi se vi è ancora l'interesse sincero a raggiungere questo scopo sociale. Le vendite sono alla base del commercio, senza di esse tale scopo non potrà essere garantito ancora per molto e rischia di restare scritto solo sugli statuti."
Il comitato conclude quindi augurando a tutti un proficuo 2017 e invitando tutti nel negozio di Breno, "per offrirvi cordialità, un ottimo servizio al banco e prodotti freschi locali a prezzi contenuti"
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