Ogni anno, a Natale, si ritrova sui tavoli ticinesi il panettone, che sia con le uvette e i canditi, farcito con varie creme o con le gocce di cioccolato. Una tradizione diventata il marchio di fabbrica della pasticceria Marnin di Locarno. A Ticinonews ha risposto la titolare Franca Antognini.
Simbolo ticinese
“Il panettone appartiene alla
tradizione lombarda. Grazie all’industria esso è stato lanciato prima in Italia
e poi in Europa e in Ticino. Ormai è il dolce tipico ticinese, soprattutto per
le persone che arrivano dal nord delle Alpi”. Un dolce che, nonostante venga in
particolare consumato a Natale, viene ormai degustato anche durante altri
periodi e festività. “Il
panettone è presente, soprattutto nell’area Locarnese, tutto l’anno. L’Italia
ci invidia questa particolarità, è diventato il dolce simbolo del Canton
Ticino”.
La particolarità
Alla pasticceria Marnin, per creare il celebre dolce natalizio, si utilizza un lievito madre che ha 33 anni: “Il nostro panettone è una poesia, è così che lo definisco. Gli ingredienti coesistono e interagiscono. Il lievito madre funge da amalgama. C’è una cultura di numerosi anni di ricerca. L’obiettivo è di creare un’emozione e lasciare un ricordo”. Una ricerca che sta riscuotendo successo, poiché Antognini afferma: “Siamo felici di vedere che i clienti hanno capito che la qualità del panettone artigianale fa la differenza”.
Storia
Il panettone artigianale è il fiore all’occhiello dell’azienda famigliare nata a Vira-Gambarogno nel 1852. La pasticceria spegne quest’anno 170 candeline. “Diverse generazioni si tramandano le ricette. La passione in questo lavoro è molto forte. A breve passeremo il testimone alla quinta generazione”.