Cantonali 2023
“Il PLR non parla di poltrone, ma di temi”
Redazione
2 anni fa
Con Andrea Rigamonti, candidato PLR per il Consiglio di Stato e Gran Consiglio, parliamo della campagna elettorale, delle sue ambizioni e i numerosi temi che riguardano la sua regione, il Mendrisiotto.

Andrea Rigamonti, candidato PLR per il Consiglio di Stato e il Gran Consiglio, è il protagonista della dodicesima intervista pre elettorale a Ticinonews. Avvocato e municipale di Vacallo dal 2012, abbiamo toccato con lui numerosi temi che riguardano il Mendrisiotto e la campagna PLR.

Il Mendrisiotto è una regione che attualmente non è rappresentata nell'Esecutivo. Questo è un problema per lei?

“È un problema non tanto perché regionale. Da troppi anni manca una sensibilità accresciuta per quelli che sono i problemi del Mendrisiotto, che si trova in una fase di sofferenza e sta perdendo velocità. È un problema in fondo anche di tutto il Ticino”.

Quale risultato spera di ottenere alle urne? O meglio, qual è un buon risultato per lei?

“Non faccio politica per un obbiettivo elettorale. Faccio politica perché mi piace e perché mi piace l’idea di contribuire alla cosa pubblica. Mi piacerebbe provare a restituire qualcosa. Il mio obbiettivo è presentarmi, dire alla gente che ci sono e che sono a disposizione seriamente, sia per il Consiglio di Stato e sia per il Gran Consiglio. Decideranno poi i cittadini che ruolo vorranno assegnarmi”.

Lega e UDC in questa campagna se le stanno dando di santa ragione. Il PLR sembra invece avere abbandonato l'ipotesi del raddoppio. Secondo lei non poteva essere l'occasione buona per poterci ritentare?

"Il PLR sta facendo una campagna molto interessante e positiva. Non si sta parlando di poltrone, ma di temi. Leggo tutti i giorni i contribuiti di candidati PLR sui diversi media, vedo tanta energia positiva. Il presidente Alessandro Speziali ha messo i problemi e i temi al centro dell'agenda politica del partito. Sono convinto che eventuali buoni risultati elettorali sono solo la conseguenza di questo nuovo approccio".

Potenziamento dell'autostrada tra Mendrisio e Lugano. Il Consiglio di Stato crede in questo progetto. Perché secondo lei non è una buona idea?

"È un progetto molto complicato. Se davvero andrà in porto, mi attenderò che il Consiglio di Stato e il Gran Consiglio abbiano il coraggio di osare molto di più di quanto non sia previsto oggi. Il credito cantonale si aggira attorno agli 80-85 milioni di franchi per determinate opere compensatorie. Se non si riuscirà a fermare questo progetto, mi aspetterò molto più coraggio nel pensare ad opere compensatorie, come gallerie, coperture autostradali e interventi per mitigare l’inquinamento fonico".

Un altro dei problemi del Mendrisiotto è la siccità. Il municipale di Coldrerio Michele Piffaretti ha chiesto che venga istituita un'unità operativa distrettuale. È d'accordo?

“Assolutamente. È una buona notizia quella che giunge dal Gran Consiglio, che ha dato luce verde al sussidio per la realizzazione del nuovo acquedotto a lago e che si spera entrerà in funzione tra qualche anno. Finalmente risolverà il problema della siccità nel Mendrisiotto. Il problema è reale”.

In un'intervista de laRegione il responsabile sezione acqua e gas di Stabio ha detto che l'acqua costa poco. Bisognerebbe ragionare su questo perché costando così poco l'acqua la sprechiamo facilmente.

“È una riflessione che trovo interessante. Un prezzo più caro potrebbe sicuramente responsabilizzare il cittadino. Naturalmente deve avere una proporzione adeguata, non deve essere eccessivo. Ma penso che ognuno di noi potrebbe fare qualcosa in più”.

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