Lugano
Il PSE fa il pienone alla giornata di porte aperte, Mazza: "Tutto procede nel rispetto delle tempistiche"
Redazione
un giorno fa
Curiosi, appassionati e tifosi hanno invaso oggi il cantiere del Polo Sportivo e degli Eventi di Lugano, in occasione della giornata delle porte aperte. Tra l’arena sportiva che già domina la scena, le fondamenta del palazzetto e i progetti per le future torri, la città ha mostrato i progressi di un’opera destinata a trasformare l’intero quartiere.

“È bello essere qui oggi nel cantiere, per poter vedere il prima e il dopo”, ci dice una tifosa del FC Lugano. “Fra un paio d’anni potremo finalmente ammirare le tribune e il campo”. Chi per curiosità, chi perché appartenente a una società sportiva o perché gran tifoso del Lugano, oggi in molti hanno risposto presente alle porte aperte del cantiere del Polo Sportivo degli eventi di Lugano, un’occasione voluta dalla città per rendere partecipe la popolazione di questa grande opera edilizia. Per il vicesindaco e capo Dicastero Cultura Sport ed Eventi Roberto Badaracco si tratta sia un grande successo che una grande soddisfazione, “perché c’è molto entusiasmo e un’alta aspettativa su questo cantiere. La popolazione è interessata a vedere come sta nascendo e realizzandosi. Sta crescendo davvero in maniera forte e velocissima, i lavori procedono alla perfezione e a ritmi decisamente spediti con il rispetto delle tempistiche”. A fine 2025 dovremmo quindi vederlo finalmente ultimato e verrà inaugurato a metà del 2026.

Un cantiere in tre fasi

Un cantiere che corre spedito e che, lo ricordiamo, si sviluppa su tre fasi. L’ultima riguarderà le due torri, di cui al momento non c’è traccia, la seconda grande opera è il palazzetto dello sport e degli eventi, dove per ora sono state scavate le fondamenta e la prima, quella allo stadio più avanzato è l’arena sportiva. “Oggi i quattro lotti di cantiere – curva nord, curva sud, curva est e curva ovest – stanno procedendo nel rispetto di quanto previsto”, ci spiega Roberto Mazza, direttore della Divisione sport della città di Lugano. “La parte nord è praticamente finita, carpenteria compresa. Per quanto riguarda le altre tre parti si stanno sviluppando più lentamente, ma sempre nel rispetto delle tempistiche”.  Tutto, dunque, secondo i piani, grazie anche alla fase di scavo che è avanzata a pieno regime e senza intoppi. “Gli scavi di questo immenso cantiere sono pari a 70 piscine olimpioniche, quindi un lavoro enorme, anche per quanto riguarda i tempi”, prosegue Mazza. “Quando si scavava intensamente usciva un camion ogni 8 minuti. Fortunatamente c’è stata una buona collaborazione con la Polizia, quindi non ci sono stati problemi né alla Vedeggio-Cassarate né agli incroci”. Buona parte di questo scavo, ci spiega sempre il direttore della Divisione sport, è stata poi riutilizzata nel cantiere del PSE, mentre il materiale inquinante è stato portato in discarica.

Qualche curiosità svelata ai presenti

Non solamente informazioni puntuali sullo stato dell’arte del cantiere, ai gruppi che ogni mezz’ora hanno varcato i cancelli ma anche qualche curiosità. “Sotto i vecchi pali delle luci abbiamo trovato delle sottostrutture che sono dei mini monolocali. Capita spesso in grossi cantieri come questo, ma nel nostro caso è stata una sorpresa perché non erano visibili con il drone e non erano indicati nei piani di cantiere”, conclude Mazza.