Tra i quartieri di Los Angeles devastati dagli incendi c'è anche quello celebre di Hollywood. Le autorità californiane hanno ordinato agli abitanti di evacuare la zona a causa dell'incendio che ha già completamente distrutto centinaia di edifici e che si sta avvicinando all'iconica scritta 'Hollywood'. Banche, bar, supermercati, ma anche abitazioni e ville, come quelle di Billy Crystal e Paris Hilton, che sono tra le celebrità che hanno perso la casa. Anche la famosissima Sunset Boulevard è in rovina scrive il Los Angeles Times. L'incendio - stando agli ultimi bilanci - ha già causato almeno 5 morti e diversi feriti. Inoltre, circa 180mila persone nell'area di Los Angeles sono già state sfollate, mentre ad altre 200'000 persone è stato intimato di tenersi pronte a lasciare le proprie case. E fra chi conosce bene quelle zone c'è il ticinese Amos Sussigan regista, sceneggiatore e visual designer.
Il rientro in California
Amos era rientrato in Ticino per Natale, per poi fare ritorno a Los Angeles. “Ci tengo subito a dire che non sono in pericolo e sto bene, anche se ho la valigia pronta per qualsiasi evenienza. Burbank, il Comune in cui vivo e lavoro, non è attualmente sotto evacuazione”. Sussigan ha fatto ritorno in California questo lunedì, il giorno in cui gli incendi hanno avuto inizio. “Al momento non sapevamo cosa stesse succedendo. C’è poi stato l’atterraggio non riuscito, che ci ha costretto a sorvolare l'oceano per diversi minuti per poi vedere la costa completamente in fiamme. Poi il viaggio dall’aeroporto a casa – durato circa 3h – è stato un’odissea, sia per il vento che per le fiamme, così come per le piante cadute in strada. Manca poi ovviamente elettricità, anche se casa mia non era collegata alla corrente”. Ora come si sta vivendo l’emergenza? E come viene informata la popolazione? “La Warner, così come tutti gli Studios, ha deciso di chiudere immediatamente, quindi non stiamo lavorando. Inizialmente volevano farci lavorare online, anche perché collaboriamo anche con Londra e New York. Ma hanno poi capito che con le evacuazioni in corso non saremmo stati molto produttivi e quindi si è deciso di chiudere”. Burbank, dove si trova anche la Warner, si trova in mezzo ai tre grossi incendi, quattro se si considera quello nuovo sulla Sunset Boulevard. “Le autorità continuano a tenere aggiornati i cittadini e hanno chiesto di scaricare l’app Watch Duty, che dà una visuale costante dei fuochi e della direzione in cui tira il vento. Quest’ultimo è fondamentale da tenere monitorato”.
"L'acqua non è potabile a causa delle sostanze chimiche"
Amos si trova nel suo appartamento in quanto è stato logicamente chiesto – a chi non si trova in zona di evacuazione – di restare in casa, ma guardando fuori dalla finestra lo scenario è quasi apocalittico. “C’è davvero tantissimo fumo e l’aria è ormai tossica, se si esce bisogna indossare la mascherina. Alcuni negozi sono aperti, per dare la possibilità alla gente di rifornirsi. In generale però è abbastanza devastante, ci sono un sacco di alberi completamente sradicati e - in queste aree non colpite dai fuochi - ci si è attivati a potare le piante per prevenire il crollo causato dal vento”. Gli enti di primo intervento sono parecchio sollecitati, si parla anche di detenuti arruolati per dare man forte ai pompieri. Ma l’acqua inizia a scarseggiare, c’è quindi un rischio di emergenza idrica per la popolazione? “Al momento l’acqua non è potabile in diverse zone, in quanto è intaccata da un sacco di sostanze chimiche. Ma questa è com’è fatta l’America. Si costruiscono ville giganti e appartamenti in luoghi soggetti a catastrofi naturali, e si pensa sempre a come contenerli anziché a prevenirli, che è la questione più importante. L’America è piena di grattacieli, ma la maggior parte delle case sono fatte in legno e cartongesso, quindi molto incendiabili. Non so pertanto quanto debba essere grosso un disastro per far cambiare la cultura e l’idea di gestione dei pericoli”.
"Basta una scintilla per peggiorare la situazione"
Amos, nonostante sia chiuso in casa, segue minuto per minuto tutti gli aggiornamenti. I soccorsi, in questo senso, funzionano? “Sembra di sì, anche se la cosa che preoccupa maggiormente sono i forti venti. Si possono avere tutti i pompieri a disposizione, ma se parte una scintilla con questa bufera l’incendio si propaga altrove in tempo zero”. Un evento davvero importante, che richiederà parecchio tempo per un ritorno alla normalità. Quel che è certo è che Los Angeles e Hollywood non saranno più le stesse.