La retrospettiva
Il secondo semestre del 2025 visto con gli occhi del Ticino
©Chiara Zocchetti
©Chiara Zocchetti
Redazione
4 ore fa
La vittoria delle iniziative sulle casse malati, il "mini arrocco" e la Global Sumud Flotilla. Sono alcuni dei temi che hanno tenuto banco nel corso dell'anno. Ecco il riassunto di Ticinonews.

Ci siamo. Oggi calerà il sipario sul 2025 e quale momento migliore per completare il riassunto degli eventi salienti dell'anno? Dopo la retrospettiva del primo semestre, Ticinonews vi propone dunque una sintesi degli avvenimenti che hanno caratterizzato il periodo da luglio a dicembre, visti con gli occhi del nostro cantone.

Luglio

Dazi e arrocco in Consiglio di Stato. Sono i temi destinati a monopolizzare la calda estate ticinese. Il 9 del mese scade il termine stabilito da Washington per riuscire a trovare un accordo. Il Consiglio federale si dichiara fiducioso. Sbagliando. Il 31 va in scena una telefonata tra Donald Trump e la Presidente della confederazione Karin Keller-Sutter. 34 minuti divenuti tristemente celebri e di cui parlano le testate giornalistiche di mezzo mondo. Ma a rovinare davvero il sonno ai politici nostrani è la conferma arrivata l’8 luglio dall’Esecutivo cantonale: sarà “arrocchino”. Claudio Zali si prenderà giustizia e polizia, a Norman Gobbi andranno le costruzioni e i rapporti esterni. La notizia viene accolta da una valanga di critiche. Gli aggettivi si sprecano: “pagliacciata”, “minestrone”, “fallimento”. L’Mps propone una seduta straordinaria di Gran Consiglio per discutere la faccenda e la spunta.

Agosto

I tanto discussi dazi entrano in vigore e al nostro paese va peggio di quanto si temesse. Il 7 del mese Washington annuncia che per la Svizzera sono al 39%. Intanto, in Ticino la commissione della Gestione decide che per far luce sugli addentellati politici del “caso Hospita” ci vuole una sottocommissione speciale. Parteciperà un rappresentante per partito. Si torna anche a parlare di “arrocchino” e lo si fa in una seduta fiume di Gran Consiglio. Diverse risoluzioni chiedono al Governo di ripensarci, invano.

Settembre

È il mese delle iniziative sulle casse malati. Quella leghista chiede che i premi siano interamente deducibili dalle imposte, mentre il Partito socialista propone che possano pesare al massimo il 10% del reddito disponibile. La campagna si fa infuocata. A Bellinzona l’Esecutivo si sgola per illustrare il disastro finanziario che provocherebbe un loro accoglimento, ma gli elettori fanno orecchio da mercante e il 28 tutte e due le proposte vengono ampiamente approvate. L’entità della gatta da pelare che si ritrova in mano la politica è subito evidente a chiunque.

Ottobre

Il 2 del mese le imbarcazioni della Global Sumud Flotilla vengono intercettate in acque internazionali dalle forze israeliane. Le piazze di mezzo mondo si riempiono, comprese le nostre. Si chiede la fine della violazione dei diritti umani del popolo palestinese. A Bellinzona, sul “caso Hospita” si inizia a ventilare l’ipotesi commissione parlamentare d’inchiesta.

Novembre

Il ministero pubblico apre un procedimento contro Fiorenzo Dadò legato a una presunta lettera anonima ricevuta dal presidente del Centro legata alle polemiche sul Tribunale Penale Cantonale. Sul “caso Hospita”, intanto, la sottocommissione propone formalmente di istituire una CPI. La Gestione accetta all’unanimità. A metà mese Stati Uniti e Svizzera firmano una dichiarazione d’intenti che dovrebbe portare i dazi dal 39 al 15%. Un gruppo di imprenditori elvetici incontra Trump, promette 200 miliardi di investimenti e regala al presidente un rolex e un lingotto d’oro. La polemica impazza per settimane.

Dicembre

Il Consiglio federale approva un mandato negoziale in vista di un futuro accordo commerciale con gli Stati Uniti. L’obiettivo è quello di concretizzare dazi al 15% per il nostro paese. Il mese prosegue con quattro giorni di Gran Consiglio e numerose scintille. Il preventivo che non soddisfa nessuno viene approvato, ma dove trovare i 400 milioni necessari per le iniziative sulle casse malati continua a restare un mistero.