Mendrisio
Il terreno su cui sorgerà lo skate park non contiene materiali inquinanti
©Gabriele Putzu
©Gabriele Putzu
È quanto è emerso dalle analisi eseguite. La questione era stata al centro di un'interrogazione del Gruppo Udc in Consiglio comunale.

Il terreno su cui sorgerà lo skate park di Mendrisio non contiene materiali inquinanti. È questo, stando a nostre informazioni, l'esito delle analisi effettuate in proposito. Ricordiamo che il tema della possibile presenza di inquinanti era stato oggetto di un'interrogazione dei consiglieri comunali democentristi, i quali avevano chiesto al Municipio se non ritenesse opportuno, prima di iniziare e completare i lavori sull'area, far eseguire degli esami per rassicurare la popolazione.

Quella terra prelevata dal cantiere

Il terreno dell'area dell'ex macello è balzato al centro della cronaca in questi giorni. Ieri il Corriere del Ticino riferiva che il consigliere comunale di Mendrisio Orio Bianchi (Udc-Udf) sarebbe stato visto al cantiere su cui sorgerà il nuovo skate park nell'atto di farsi caricare della terra sul proprio veicolo. Bianchi, cofirmatario dell'interrogazione sopracitata, ha dichiarato al foglio di Muzzano che la terra da lui ritirata è destinata alla casa di Arzo del figlio e della nuora, e che è stata lasciata a Mendrisio (dove lui l'ha poi prelevata), poiché il camion non poteva raggiungere l'abitazione del figlio. Il figlio, ha spiegato ancora Bianchi, lavora per la ditta Implenia, operante nel cantiere dello skate park. L'azienda, dal canto suo, ha riferito in una missiva, di cui riferisce ancora il Cdt, che il padre di un dipendente dell’azienda si è recato al cantiere e ha chiesto di poter caricare una benna di terra vegetale che gli serviva “per delle piantine a casa”. Gli operai presenti sul posto hanno dunque stipato il materiale.

L'interrogazione

La vicenda che coinvolge Orio Bianchi è anche oggetto di un'interrogazione, elaborata dai consiglieri comunali PLR Dario Engeler e Marco Tela. Nella loro interrogazione, i due membri del Legislativo chiedono all'Esecutivo cittadino se sia vero che è stato asportato del materiale senza le debite autorizzazioni e, se sì, come si è svolta la dinamica dei fatti. I due interroganti vogliono anche sapere se, nel caso in cui del materiale sia stato asportato senza consenso, sarà fatturato come indennizzo alla cittadinanza. Contattato da Ticinonews in merito ai possibili prossimi passi che il partito potrebbe intraprendere, il presidente della sezione di Mendrisio Giovanni Poloni si è limitato a giudicare la situazione "imbarazzante".

 

 

 

 

 

 

 

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