Votazioni cantonali
"Il Ticino sceglie di non aumentare le imposte: un segnale chiaro per il nostro futuro"
©Chiara Zocchetti
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Redazione
3 mesi fa
Il Plr si esprime sul risultato emerso dalle urne a livello cantonale. Sulle misure di compensazione: "Prospettive più stabili e sicure". Mentre il "No" alla cittadella della giustizia "è un'occasione persa".

Alla luce dei risultati odierni, dove i ticinesi hanno deciso di respingere l'acquisto dello stabile EFG e di approvare la riforma fiscale e le misure di compensazione per le rendite pensionistiche versate all'Istituto di previdenza del Canton Ticino (Ipct), per il Plr "il Ticino ha scelto di alleggerire lavoratori, famiglie, pensionati e artigiani ribadendo di non essere disponibile ad aumenti d’imposta generalizzati".

"Sì alla riforma fiscale: niente aumenti delle imposte in Ticino"

Il Ticino, scrivono i liberali radicali "potrà finalmente disporre di una fiscalità più moderna, che non metta sistematicamente le mani nelle tasche dei cittadini. Il 'Sì' odierno alla riforma fiscale rappresenta un colpo di mano concreto al ceto medio, sempre più sotto pressione per l’aumento del costo della vita. È una riforma che va a beneficio di tutti, dai lavoratori ai pensionati, dalle famiglie ai piccoli artigiani. Grazie alle misure accettate oggi, aumenteranno le deduzioni fiscali per spese professionali, diminuirà la tassazione del capitale di previdenza per i neo pensionati, verrà favorita la successione aziendale e migliorerà l’attrattività del Ticino per le persone con redditi elevati, che contribuiscono in modo importante al gettito fiscale cantonale. Ma soprattutto non aumenteranno le imposte in modo generalizzato".

"IPCT: un compromesso adeguato"

Per il Plr "i ticinesi lo hanno capito: le misure di compensazione per le rendite pensionistiche IPCT non sono soldi gettati al vento, perché le condizioni previdenziali attuali per gli oltre 17mila assicurati sono nella fascia medio-bassa rispetto ad altre casse pubbliche in Ticino e in Svizzera. E il necessario abbassamento del tasso di conversione avrebbe portato l’IPCT a dover ridurre notevolmente le prestazioni ai futuri pensionati, andando ad incidere in particolare sui salari più bassi. Il compromesso adeguato tra Stato e sindacati, approvato oggi sul filo di lana, ha dato i propri frutti e come PLR ci auguriamo che non sia un caso isolato, soprattutto pensando alle imminenti sfide per le casse cantonali".

"Stabile EFG, il terzo potere dello Stato resta senza casa"

Per il Ticino "è un’occasione persa; per la giustizia ticinese, una brusca frenata nei suoi processi di riorganizzazione logistica e operativa. E per il PLR il mancato acquisto dello stabile EFG a Lugano per la nuova cittadella della giustizia si rivelerà presto la classica occasione persa. Tocca al Dipartimento delle Istituzioni e al fronte dei contrari proporre soluzioni praticabili e concrete a corto termine. La nostra giustizia merita spazi adeguati e attende soluzioni concrete e percorribili da troppo tempo".

Il commento sulle votazioni federali

"Votando due volte no all'iniziativa sui premi e a quella sulla riduzione dei costi, il popolo svizzero ha lanciato un segnale forte: i controprogetti possono entrare in vigore immediatamente. Grazie alla campagna condotta dal PLR, il ceto medio sarà risparmiato e si eviterà una medicina statale a due velocità. Sebbene le iniziative rispondessero a preoccupazioni legittime, le soluzioni proposte erano inadeguate. È soddisfacente inoltre notare che la legge sull'elettricità sia stata ampiamente approvata. Si tratta un passo importante sulla lunga strada verso un approvvigionamento elettrico sicuro per il nostro Paese", concludono i liberali radicali.