Ticino
Il turismo fa sorridere la Valle Malvaglia
Laura Milani
3 anni fa
Dopo la pandemia, secondo i gerenti della funivia di Malvaglia, fra i turisti ci sono anche i ticinesi che hanno riscoperto le bellezze del nostro territorio

Con l’arrivo della bella stagione molte località turistiche ticinesi possono già dirsi soddisfatte dell’affluenza. Fra questa la Valle Malvaglia, dove oggi si sono recati i colleghi di Ticinonews per tastare un po’ il terreno, in particolar modo presso la partenza della filovia di Malvaglia. Lì hanno incontrato Wally e Monique assieme al loro cagnolino Roxy. Passaporto olandese, zaino in spalla e tanta curiosità di scoprire questa valle laterale dell’Alto Ticino. Ma non sono i soli: l’impianto, inaugurato nel 2016 con una nuova gestione, era decisamente affollato. “Ho sempre visto la cabina e volevo tanto vedere cosa c’è in alto!” hanno affermato delle turiste.

Un viaggio panoramico
I colleghi non hanno potuto fare altro che seguire i loro nuovi conoscenti a bordo della cabina successiva, sospesi sopra i boschi, con vista su Serravalle e giù, fino all’incrocio con Leventina e Riviera. Dieci minuti di viaggio ed ecco aprirsi davanti ai loro occhi un ampio terrazzo soleggiato. Sulla destra, il nucleo di Dagro, il più antico insediamento della Svizzera, si legge su un cartello. Da lassù, si snodano i più svariati sentieri. E non manca chi della valle desidera un’altra prospettiva.

Un ponte da tutto esaurito
Ad accogliere i colleghi e i numerosi escursionisti di passaggio c’erano Icaro e Daniela, gerenti del Sass Mat. Per loro il ponte dell’Ascensione segna il tutto esaurito. “In effetti in questo periodo qui lavoriamo molto bene con i turisti che vogliono stare qui da noi. Normalmente passano una notte, non di più” ha spiegato Icaro ai microfoni di Ticinonews. Tanti confederati, qualche turista da più lontano ma, dopo il covid, anche molti ticinesi. “Noi abbiamo aperto il 10 aprile e abbiamo notato un forte incremento, quindi vuol dire che la gente si sposta” dice sempre Icaro, ma la cosa più bella secondo lui è la grande affluenza di ticinesi che si godono delle bellissime passeggiate ma “proponiamo anche l’osservazione delle stelle”.

Un futuro in positivo
Un’avventura cominciata qualche anno fa e che sembra stia dando i suoi frutti. “Quando siamo arrivati a 50 anni ci siamo voluti mettere un po’ in gioco in quanto sia io che Daniela proveniamo dal settore medico-diagnostico, quindi non ha niente a che fare con quello che stiamo facendo ora” spiega Icaro. La coppia si è quindi presentata e, dopo varie valutazioni da parte della società, sono stati scelti per gestire l’impianto. “Onestamente il primo anno è stato un po’ duro, ma abbiamo imparato tanto” ha detto Daniela “il nostro successo è arrivato anche grazie a Valentina Roberti: senza di lei probabilmente avremmo messo la chiave sotto il tappeto”.

Opere di risanamento
“Stiamo progettando un risanamento molto importante che si avvicina al milione di franchi” ha spiegato Fausto Saglini, presidente della filovia. “L’anno scorso abbiamo avuto una grande frequenza dovuta al covid, adesso stiamo riprendendo una stagione normale ma abbiamo una bella affluenza”.

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