Castle On Air
"Impennata dei costi? Per gli artisti è venuto meno il guadagno della vendita dei dischi"
Redazione
2 mesi fa
Paolo Fazekas, intermediario settore concerti e booking Bettermusic, commenta la notizia della rinuncia all'edizione 2025 di Castle On Air dovuta all'aumento dei costi artistici. "Anche il cantante deve far fronte a degli innalzamenti di cachet".

È notizia di oggi: quest'anno il festival Castle On Air non avrà luogo. Lo hanno annunciato gli organizzatori in una nota stampa, spiegando che le ragioni sono soprattutto di natura economica: i costi dei cachet artistici sono aumentati vertiginosamente, non rendendo sostenibile l’evento bellinzonese. “Molto è cambiato. Tanti anni fa la priorità erano gli album venduti dai cantanti, mentre oggi sono le piattaforme a ricoprire un ruolo primario”, spiega ai microfoni di Ticinonews Paolo Fazekas, intermediario settore concerti e booking Bettermusic. “Non essendoci più questo grosso introito proveniente dalla vendita dei dischi, anche l’artista deve far fronte a degli innalzamenti di cachet".

L'unica possibilità rimasta

L’unica soluzione per non chiudere sembra essere quindi quella di aumentare il costo dei tagliandi. “Esatto, il prezzo del biglietto costituisce sempre un introito prioritario per l’organizzatore dell’evento”, aggiunge Fazekas. “20-30 anni fa gli sponsor riuscivano a coprire una buona parte delle entrate della rassegna, mentre oggi non è più così. Anche loro non hanno più quella grossa capacità e così anche il promoter che si ritrova ad alzare i prezzi si assume il rischio di portare a casa un numero di persone presenti inferiore rispetto al passato”. Se si guardano i vari festival sparsi in Svizzera “notiamo comunque che le tariffe sono sempre sopra gli 80-90-100 franchi, e immagino che nell'immediato futuro andranno ad aumentare”, conclude Fazekas.

 

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