Manifestazione
In 300 a Lugano a favore di una "Palestina libera"
Foto MPS
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Redazione
un mese fa
Si è svolto un corteo, con un sit-in alla Pensilina Botta, per portare solidarietà al popolo palestinese dopo gli attacchi a Rafah e chiedere il cessate il fuoco

Anche Lugano scende in piazza per manifestare solidarietà al popolo palestinese, in particolare dopo gli attacchi a Rafah. Oggi alla manifestazione organizzata dal Coordinamento unitario a sostegno della Palestina c'erano circa 300 persone, che hanno sfilato e pronunciato slogan a favore del cessate il fuoco e il libero accesso agli aiuti umanitari, oltre che interventi contro Israele, come il boicottaggio economico, militare, accademico e culturale dello Stato di Israele e un cambio di atteggiamento da parte della Svizzera.

In diversi hanno infatti accusato il paese di essere complice di Israele. Contro lo stato di Netanyahu sono stati urlati vari slogan, tra cui epiteti come "sionista", "terrorista" e "criminale". "Rafah era considerata zona sicura, eppure...", è stato più volte ribadito.

La giornata è iniziata alle 14,30 con davanti all'USI. Subito dopo c'è stato un corteo che si è diretto verso il centro, dove poi è stato organizzato un concerto. Prima in un sit-in alla Pensilina Botta sono stati chiesti una "Palestina Libera", la "fine dell'apartheid", il "diritto al ritorno" e l'"autodeterminazione", come recitava lo striscione in testa al corteo. 

Era stato chiesto di portare solo bandiere palestinesi e non simboli di partiti, ma "tamburi, pentole, fischietti e altro per farsi sentire nelle vie di Lugano".