Si è presentato in dogana a Lanzo d'Intelvi dopo aver fatto acquisto in Ticino e ai militari l'uomo, un cittadino italiano residente a Napoli, ha dichiarato di avere all'interno della propria autovettura un numero imprecisato di pellicce di scarso valore, acquistate a Lugano per circa 600 franchi. I fatti sono successi nelle scorse settimane. Palesemente innervosito, si legge nel comunicato della Guardia di Finanza, il transitante esibiva una ricevuta d’acquisto per un numero di pellicce diverso rispetto a quelle effettivamente trasportate: 12 anziché 15. Così i militi hanno fatto tutti i controlli del caso e scoperto che il soggetto risultava gravato da reati contro il patrimonio e porto abusivo d’armi.
Pellicce in pelle di lince e giaguaro
A seguito degli opportuni riscontri sulla merce in sequestro, "è stato constatato che, tra tutte le pellicce rinvenute, due di esse appartengono, rispettivamente, alla pelle di lince (Lynx spp) e di giaguaro (Panthera Onca). Tali specie di animali, protetti in base alla Convenzione di Washington sul commercio internazionale, nota come C.I.T.E.S. (Convention on International Trade of Endangered Species) sono rispettivamente ricomprese nell’Appendice I e II della Convenzione C.I.T.E.S./Allegato A Reg. UE 966/2023". Per questo l'uomo è stato denunciato a piede libero alla Procura della Repubblica di Como, in violazione dell’art 1, L. nr. 150 del 7 febbraio 1992 (fatta salva la presunzione di innocenza fino a definizione del procedimento), mentre le pellicce rientrante in C.I.T.E.S. sono state sequestrate penalmente.