Ticino
In funivia tra Vallemaggia e Leventina
© DT
© DT
Redazione
3 anni fa
Il Consiglio di Stato ha deciso di puntare su un collegamento funiviario tra Fusio e Ambrì piuttosto che una galleria stradale. Sarà lunga 8,1 km e potrà trasportare 60 persone in cabina.

Una funivia tra Fusio e Ambrì, della lunghezza di 8,1 chilometri e in funzione tutto l'anno, del costo di circa 33 milioni di franchi. È il progetto che il Consiglio di Stato ha deciso di portare avanti a seguito dello studio di fattibilità lanciato nel 2019 dal Dipartimento del territorio su un possibile collegamento tra l'Alta Vallemaggia e la Valle Leventina. I risultati dello studio sono stati presentati questa mattina di fronte ai media. Ora il Governo procederà con il consolidamento formale del collegamento funiviario attraverso la relativa procedura pianificatoria e l'inserimento del progetto nel Piano direttore cantonale. Sarà inoltre definitiva l'organizzazione del progetto attraverso la formulazione di obiettivi e l'allestimento di un calendario concernente l'attuazione dei medesimi.

I risultati dello studio

Dalle conclusioni è emerso che un nuovo collegamento tra le due valli è fattibile "in termini tecnici, d'impatto territoriali e ambientale", sia con una soluzione stradale (una galleria di colmo unidirezionale tra Fusio e Airolo, con strada di accesso lungo il lago del Sambuco e aggiramento di Nante), sia con una soluzione funiviaria tra Fusio e Ambrì. Il confronto tra le due soluzioni tecniche ha portato infine a concentrarsi su quest'ultima opzione. Questo "in ragione del consenso politico-istituzionale, dei minori impatti e rischi residui a carattere ambientale, come pure della potenziale messa in atto delle ricadute economiche prospettate", si legge nella nota del Dipartimento del territorio. Un collegamento tramite funivia, viene aggiunto, possiede "un carattere innovativo e sostenibile, nonché le caratteristiche di un asse destinato al trasporto pubblico, con finalità anche turistiche".

L'opera

La soluzione individuata presenta un collegamento funiviario diretto tra Fusio e Ambrì della lunghezza di 8,1 chilometri e in funzione tutto l’anno. Il tempo di percorrenza è stimato in 18 minuti, per una capacità di trasporto di circa 200 persone per ora e per direzione, con una differenza di altezza di circa 1'600 metri, sette piloni e una velocità massima di 10 metri al secondo. La capacità della cabina sarà di 60 posti (12 a sedere, 48 in piedi) oppure 60 posti in piedi e 12 biciclette (o combinazioni). La funivia, si legge, è stata considerata "necessaria" per rivitalizzare economicamente le due regioni e valorizzarne il rispettivo potenziale di sviluppo.

L'iter per arrivare fino a oggi

È dagli anni Anni '60 che si parla di un possibile collegamento tra Alta Vallemaggia e Leventina. Un primo studio era stato presentato nel 1963 dai fratelli Guscetti di Ambrì e prevedeva la realizzazione di una galleria stradale della lunghezza di 2,7 chilometri tra le località di Campo sotto (Val Sambuco) e Pian Taiou (Alpe di Prato) sotto il passo del Sassello. Nel 2016, uno studio condotto dall’Ufficio federale delle strade (USTRA) in collaborazione con il Politecnico federale di Zurigo (ETHZ), ipotizzava la costruzione di un tunnel stradale di 7,8 chilometri tra Fusio e Rodi/Prato Leventina. Il successivo Masterplan dell’Alta Vallemaggia, datato 2017, elencava, in particolare, oltre alle citate proposte, una serie di possibili alternative quali gallerie per mezzi a due ruote e/o sistemi di trasporto pubblico, anche innovativi, e soluzioni con teleferica. 

Lo studio di fattibilità lanciato nel 2019

Il 30 aprile 2019, il Consiglio di Stato aveva poi autorizzato il DT, tramite lo stanziamento di un credito di 350'000 franchi, a procedere a uno studio di fattibilità e ad una valutazione di opportunità, al fine di determinare le potenzialità e le possibili soluzioni sostenibili (analisi costi-benefici) per un collegamento tra l’Alta Vallemaggia e la Leventina e ad appurare la fattibilità tecnica in considerazione degli aspetti territoriali/ambientali. Lo studio è stato accompagnato da due appositi gruppi decisionali: il primo di carattere politico-strategico (Delegazione delle autorità) e il secondo tecnico-operativo (Direzione generale di progetto).