
Le nevicate non sono state particolarmente generose, ma c'è soddisfazione sulle piste di Carì. Dall'apertura della stagione lo scorso 26 dicembre ad oggi gli avventori sono stati circa 8'000. Ticinonews ha incontrato il presidente Marco Costi per parlare dell'andamento della stagione in corso e dei progetti futuri, tra pernottamento ad alta quota e destagionalizzazione.
Un inizio di stagione positivo
"Le vacanze di Natale portano un terzo delle entrate della stagione, più o meno. Quindi siamo sulla buona strada": è soddisfatto Marco Costi, presidente della Nuova Carì Impianti Turistici SA. Oltre ad una buona meteo, anche se caratterizzata da un vento che comporta una particolare cura delle piste, gli impianti di Carì stanno beneficiando degli effetti del Ticinopass: "è un'iniziativa importante, ci aiuta. In primis perché riavvicina i ticinesi agli sport di scivolamento, e poi perché ci dà una garanzia in merito alle entrate ancora prima di aprire gli impianti". Le attività parallele - passeggiate con le racchette, slittate, e pesca sul laghetto di Carì - sono solo parte di un'offerta che si vuole ancora ampliare in futuro.
Innevamento programmato e destagionalizzazione
Non mancano i progetti, spiega Costi: "si tratta in particolare di far pernottare i clienti in questa zona, a 2000 metri, trasportarli sulla nostra seggiovia e dar loro una certa gastronomia nel nostro ristorante. Ciò ci permette di fare il nostro core business - portare gente in montagna - farli star bene e farli partire con la voglia di tornare". Il pernottamento in quota non è l'unico asse su cui si punta a Carì. Uno degli obiettivi cari a Costi è infatti la destagionalizzazione: "due sono i punti importanti nel futuro: da una parte un potenziamento dell'innevamento programmato, che permette di definire l'inizio della stagione. Dall'altro un progetto di destagionalizzazione, che mi piacerebbe molto portare a termine".