Ticino
In Ticino in vendita il vino di Hitler e Mussolini
Redazione
16 anni fa
Due enoteche, una a Pianezzo e l'altra a Sonogno, vendono bottiglie di vino con delle etichette che fanno discutere

Hitler, Mussolini, Che Guevara e Kennedy. Tutti in bella mostra sulle etichette di bottiglie di Merlot, Barbera e Cabernet Sauvignon vendute all’enoteca Redorta di Sonogno. Ma Hitler non è piaciuto ad alcuni turisti. Polemica servita. “Alcuni anziani turisti tedeschi e svizzerotedeschi si sono lamentati. Quindi toglieremo presto questa bottiglia dal mercato”, diceva stamane Ronnie Pelucca dalle colonne del Blick. Ed oggi dalle parole alla Redorta sono passati ai fatti.Folco Galli: "Non c’è nulla di illegale"Il vino è acquistato soprattutto come regalo. E nell’etichetta non viene propugnata nessuna ideologia. Ma certe etichette - Hitler e Mussolini su tutti - fanno comunque discutere. “Non c’è nulla di illegale - commenta il portavoce dell'Ufficio federale di giustizia Folco Galli - ma il pessimo gusto non è ancora stato vietato”. Fabrizio Maspero: "Lasciano il tempo che trovano"In Ticino bottiglie del genere si vendono? “Non ho mai avuto richieste di questo genere", ci dice Fabrizio Maspero del Grappolo d’oro di Lugano. "Dal mio punto di vista - aggiunge - certe cose lasciano il tempo che trovano”. E termina: “Di queste bottiglie invece ne ho viste parecchie sulla costa romagnola. E si tratta di vino. Nella contro etichetta infatti si legge la provenienza del vitigno”. Graziano Aliprandi: 'Mussolini, il volto che va di più'“Sono delle normalissime bottiglie di vino, davanti c’è una foto e non solo di Hitler. Ma anche di De Gaulle, Kennedy, del Papa e anche di altri soggetti, tra i quali anche una casa di tolleranza con una donna nuda”. Ci spiega infine Graziano Aliprandi di Pianezzo, proprietario dell’omonima enoteca. La ditta Aliprandi vende queste bottiglie dal 2002. “Forse addirittura siamo stati i primi ad importarle in Svizzera - sottolinea il proprietario -. Sono bottiglie che si vendono bene”. “Il volto che va di più è sicuramente quello di Mussolini, seguito da Hitler, il Papa e il Che”. Aliprandi tiene a sottolineare che chi compra queste bottiglie non è  né un filonazista, né un nostalgico. “Le persone comprano queste bottiglie per fare un regalo o uno scherzo”. Ma il vino, termina Aliprandi, non è di qualità eccellente.

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