
La nuova stazione di Bellinzona è stata inaugurata ufficialmente quest'oggi alla presenza del Ceo delle FFS Andreas Meyer, il sindaco di Bellinzona Mario Branda e il consigliere di Stato Claudio Zali.
I lavori di ampliamento e ammodernamento dello stabile, che hanno comportato un investimento complessivo di 36 milioni di franchi, si sono conclusi e Meyer ha consegnato due chiavi della "Porta del Ticino" nelle mani di Branda e Zali. Nel suo discorso Meyer ha sottolineato l'importanza per la regione della nuova stazione, "che convince con la sua offerta di servizi completa e il nuovo atrio inondato di luce". In veste di «Porta del Ticino», la stazione di Bellinzona costituisce "un'ulteriore pietra miliare nell'anno del San Gottardo", che si concluderà l'11 dicembre, con la messa in servizio secondo orario della galleria di base del San Gottardo.
Il ministro Claudio Zali ha dal canto suo sottolineato la posizione strategica del Ticino sull'asse del San Gottardo, che con l'apertura della nuova galleria di base, viene confermata e rafforzata. "La Città di Bellinzona sarà la porta d’entrata di questa pionieristica opera, che ci avvicinerà al motore economico e al centro politico della Confederazione".
Anche il sindaco di Bellinzona, Mario Branda, ha sottolineato il ruolo della ferrovia nella storia di Bellinzona e del suo sviluppo a cavallo del XIX-XX secolo e l'opportunità che si presenta oggi con l'apertura della galleria di base del San Gottardo e con i nuovi investimenti di Confederazione, Cantone e Città sulla mobilità ferroviaria e sulle infrastrutture.
36 milioni di franchi per la piattaforma della mobilità del futuro
Inizialmente, ricordiamo, le FFS avevano progettato una nuova costruzione accanto alla stazione. Poi si è optato per l'ammodernamento e l'ampliamento dello stabile esistente. Una soluzione che è stata portata a termine dopo due anni di lavori, grazie all'impegno di tutte le parti coinvolte, dalle autorità all'Ufficio federale della cultura e l'Ufficio cantonale della protezione dei monumenti.
I lavori alla stazione, dal profilo architettonico, si riallacciano al passato, riprendendo elementi dello storico edificio di servizio. Circa 4 milioni di franchi sono confluiti nel risanamento della facciata e delle finestre, conforme alle direttive di conservazione dei monumenti storici, nonché nell'ampliamento della pensilina storica sul marciapiede del binario 1. Eppure la stazione rappresenta anche il futuro, grazie al grande potenziamento dell'offerta per i clienti. La «Porta del Ticino» accoglie ora i viaggiatori con un atrio inondato di luce, che costituisce il fulcro della stazione. Questo collega il nuovo Centro viaggiatori FFS, il City Bistro, l'agenzia Europcar, il chiosco, un negozio della Chocolat Stella e l'Organizzazione Turistica Regionale Bellinzonese e Alto Ticino con i negozi nel piano interrato, dove attendono i viaggiatori una nuova filiale Coop, Brezelkönig e il Take Away Migros.
Oltre alla stazione, a Bellinzona è stato completamente ampliato e migliorato anche l'accesso ai treni. Un nuovo sottopassaggio collega l'atrio con i marciapiedi, che sono stati prolungati e rialzati, cosicché i viaggiatori possono salire e scendere dai treni con maggiore comodità. Grazie ad un ascensore e alle rampe, l'accesso senza barriere architettoniche è possibile per tutti i treni.
I dispendiosi lavori di risanamento e di ammodernamento sono iniziati a luglio 2014 e si sono conclusi a fine settembre 2016. Complessivamente le FFS hanno investito circa 36 milioni di franchi nello sviluppo della stazione di Bellinzona. La «Porta del Ticino» diventerà ancora più attrattiva: la Città di Bellinzona intende sviluppare il comparto attorno alla stazione per la fine del 2019, rendendolo una piattaforma di mobilità intermodale, con un nuovo piazzale, una nuovo terminal degli autobus e un nuovo Park-and-Ride.
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