Lago Maggiore
Inferriate illegali nel lago, Storni scrive al Governo: "Si demoliscano al più presto"
© Bruno Storni
© Bruno Storni
Redazione
2 giorni fa
Dopo aver sollecitato più volte l'Ufficio del Demanio senza successo, il consigliere nazionale socialista si rivolge al Consiglio di Stato per ripristinare la legalità e il paesaggio sulla riva a Tenero "da troppo tempo martoriata da recinzione e inferriate da apartheid".

Bruno Storni continua la sua personale battaglia per garantire l'accesso pubblico alle rive del Lago Maggiore. Dopo aver segnalato più volte in passato la posa di barriere presso le spiagge a Tenero all'Ufficio del Demanio (UdD) senza successo, il consigliere nazionale socialista si rivolge ora al Consiglio di Stato per ripristinare la legalità e il paesaggio sulla riva "da troppo tempo martoriata da recinzioni e inferriate da apartheid".

La lettera

"Non avendo ottenuto risposta alcuna a diversi recenti messaggi inviati al Capoufficio del Demanio devo giocoforza disturbare il Consiglio di Stato per segnalare lo stato di illegalità congenito delle aree demaniali lungo la riva del Lago Maggiore a Tenero con gravi pregiudizi di accessibilità e di livello paesaggistico", scrive Storni nella lettera inviata al Governo lo scorso 25 aprile e pubblicata sulla sua pagina Facebook. Secondo quanto riferisce Storni lo scorso mese sono state nuovamente posate "delle pesanti inestetiche inferrate sull'area demaniale, area di salvaguardia delle rive, zona attrezzature di interesse pubblico, e perfino nelle acque del Lago maggiore chiaramente demaniali. Il tutto evidentemente senza licenza edilizia visto che non potrebbe nemmeno essere concessa".

Infrante diverse leggi

Il consigliere nazionale socialista evidenzia che si tratta di una palese violazione della Legge edilizia cantonale e del Regolamento edilizio PR comunale, ma soprattutto della Legge federale sulla Pianificazione del Territorio (art 3 capoverso 2 lettera c) per tenere libere le rive dei laghi e dei fiumi ed agevolarne il pubblico accesso e percorso. "Ricordo anche che ai sensi dei combinati art.1 e 4 della Legge sul demanio pubblico, fanno parte del demanio non solo i letti e le acque e dei laghi e fiumi, ma anche una fascia di territorio lungo la riva. Fascia di territorio e persino acque occupate abusivamente da inferriate che vi segnalo con la presente. Oltretutto una immane bruttura paesaggistica proprio su uno degli spazi lacustri di prima qualità del paesaggio Cantonale, il fronte lago di Tenero, uno tra i più estesi e belli della Nazione".

Non è la prima volta

Non è la prima volta che Storni segnala questa problema. Già dal 2022 e regolarmente ha contatto l'Ufficio del Demanio ogni volta che spuntavano nuove inferriate. "L'UdD in passato è stato messo al corrente di questo genere di abusi a più riprese, mi aveva persino ringraziato per alcune segnalazioni di recinzioni posate abusivamente sulla riva di Tenero (in un caso anche a Locarno, parcella 1858). UdD che mi aveva anche informato di non essere in grado di sorvegliare gli spazi demaniali (eppure non mi sembra così impegnativo). Sorprende che le ultime mie segnalazioni siano rimaste senza risposta, non vorrei che trattandosi di opere realizzate da altri proprietari di campeggi che godono di privilegi superiori ai primi".

L'invito al Governo

Tramite la lettera, Storni invita il Consiglio di Stato a ripristinare lo stato di diritto, avvalendosi del suo dovere di vigilanza, e di far demolire al più presto "queste brutture". "Mi chiedo se l'Autorità cantonale possa ignorare e tollerare queste brutture estetiche e illegalità, considerati sia le basi legali sia, in particolare, il fatto che questi abusi avvengono su suolo e acque di proprietà statali", sottolinea nella lettera. Stando a Storni finora gli autori di questi abusi non sono mai stati sanzionati e di conseguenza "non hanno remore a ricostruire regolarmente le costruzioni abusive".