Ticino
Infezioni, occhio alle zecche
Infezioni, occhio alle zecche
Infezioni, occhio alle zecche
Redazione
6 anni fa
Il Ticino non è ancora considerata una regione a rischio. Ma la situazione "potrebbe presto peggiorare" avverte Merlani

Con lo scopo di discutere ed inquadrare il rischio delle malattie trasmissibili dalle zecche, oggi medici, veterinari, farmacisti e biologi si sono dati appuntamento al Palacinema di Locarno. I rischi legati alla presenza di questo parassita, infatti, sono molti.

La meningoencefalite verno estiva, per esempio, è una malattia trasmessa dalla zecca. "In Svizzera è quasi raddoppiata in un anno" spiega il medico cantonale Giorgio Merlani ai microfoni di TeleTicino. "Il Ticino non è ancora così problematico, ma si pensa che presto la situazione peggiorerà”. 

Del reso in Svizzera mai prima d’ora si erano registrate così tante consultazioni legate alla zecca. Nel 2018 ce ne sono state ben 32'400. Una tendenza verosimilmente influenzata anche dal clima. “Abbiamo cercato di capire se attualmente le zecche siano più presenti in Ticino a causa del fatto che, con un il clima più mite degli ultimi anni, si trovino meglio rispetto al passato - sottolinea il meteorologo Marco Gaia -. La mutazione del clima a sud delle Alpi può avere sicuramente avuto un'influenza anche sul tipo di animali che vivono qui”.

A causa del diffondersi del parassita portatore della meningoencefalite, da quest’anno l’Ufficio federale della sanità raccomanda il vaccino in quasi tutto il paese. Per ora il Ticino, assieme al Canton Ginevra, è ancora al riparo. Ma occorre essere preparati.

“C'è stato finora un solo caso in Ticino" - specifica Merlani - discutendo con l'Ufficio federale si è detto di non fare la raccomandazione, però il rischio che nei prossimi anni la malattia arrivi anche da noi è elevato. Vale la pena cominciare a parlare del tema, formarsi come professionisti della salute e come cittadini”.

Le potenziali malattie dovute a morsi di zecche sono diverse, ma, per ora, non è il caso di fare allarmismi. Infatti il rischio di essere infettati è circa dell’1%. Tuttavia, è bene tenere presenti alcuni consigli, soprattutto quando si passeggia nei prati e nei boschi.

“La malattia si trasmette solo se la zecca rimane attaccata al corpo per più di 24 ore. Se quando si torna dalla passeggiata si fa un controllo e si tolgono le eventuali zecche il rischio si riduce molto. La maggior parte dei casi hanno un decorso o asintomatico o con dei sintomi molto blandi. I casi gravi sono una minoranza, ma vale comunque sempre il principio della prudenza” conclude Merlani.

Maggiori dettagli nell'edizione odierna del TG di TeleTicino

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