La direzione di Divoora non ci sta e replica alle accuse ricevute negli scorsi giorni, prendendo posizione in merito alla petizione promossa e pubblicata online dai sindacati UNIA e OCST (le cui firme verranno consegnate oggi). La società di delivery giudica “tendenziose, incomplete e non corrispondenti alla realtà” le informazioni riguardanti le condizioni contrattauali e quelle di svolgimento del lavoro.
Divoora reputa “inaccettabili e denigratori i contenuti e i toni utilizzati nei suoi confronti all’indirizzo dell’opinione pubblica, in particolare laddove l'azienda viene assimilata a speculatori e sfruttatori di mano d'opera”, si legge in un comunicato. L‘azienda ritiene inoltre che le modalità utilizzate da parte dei Sindacati per la campagna informativa, inclusi “i tentativi di incitare al boicotto dell’attività”, potrebbero avere “rilevanza penale”, e si riserva quindi “ogni buon diritto e iniziativa a tutela della propria immagine e reputazione, nonché di quella dei propri numerosissimi collaboratori che non hanno aderito all’iniziativa”.
“Messo a repentaglio il futuro di 190 dipendenti”
Per i motivi indicati, e considerando anche che la petizione è accessibile a tutti su internet, Divoora non parteciperà all’incontro in programma per la consegna delle firme. La società stigmatizza inoltre che “la campagna denigratoria guidata dai Sindacati UNIA e OCST, a danno dell'immagine aziendale, prosegua nell’interesse di una grande minoranza dei propri collaboratori, mettendo a repentaglio il futuro di 190 dipendenti, di cui 170 riders”.
Un’attività di carattere accessorio
I vetici di Divoora ritengono inoltre importante chiarire che “l’85% dei riders dà una disponibilità al lavoro che va dal 5% al 60%, a conferma del carattere accessorio della loro attività”. Per questi ultimi, l’alto grado di flessibilità è decisivo: “grazie al software messo a loro disposizione, possono scegliere quando e quanto lavorare”. Per contro, solo il 4% dei riders dà una disponibilità a tempo pieno. “Ed è proprio per questi lavoratori che in sede di trattativa l’azienda ha formulato una proposta concreta che soddisfava in toto le richieste sottoposte da UNIA e OCST. Proposta che è stata inspiegabilmente rifiutata dai Sindacati”.
Possibilità di dialogo
Divoora , infine, ribadisce nuovamente “la propria disponibilità a discutere con tutti i suoi collaboratori che ne faranno richiesta, come ha sempre fatto”. Non è però disposta “a dialogare e a partecipare a incontri con i loro rappresentanti, fintanto che questi ultimi continueranno ad utilizzare informazioni incomplete, false e fuorvianti per influenzare l’opinione pubblica a danno dell'azienda”.
La reazione dei sindacati: “Peccato, è l’ennesima porta in faccia di Divoora”
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