
Cosa cambierebbe per le tasche dei ticinesi limitare al 15% del reddito disponibile la fattura dei premi di cassa malati? Rispetto a oggi nulla, o quasi. Questa in sostanza la risposta che emerge dai numeri forniti ieri dal Governo ai deputati della Commissione della Gestione. Una conclusione che potrebbe mettere a rischio la possibilità di un controprogetto del Centro alla proposta socialista di limitarli al 10% del reddito disponibile.
L'ipotesi 15%: da 300 a 50 milioni
Da mesi la proposta difesa dal fronte rosso verde è sul tavolo dei granconsiglieri insieme a quella leghista, che chiede invece di sgravare integralmente i premi. A suscitare diverse perplessità agli altri schieramenti politici è il costo: 300 milioni di franchi. Del resto, scriveva il Consiglio di Stato già qualche tempo fa, senza considerare i sussidi, oggi il 50% delle economie domestiche paga un premio superiore al 10%. Di qui l’importante onere che scenderebbe invece a 50 milioni alzando il tetto massimo dal 10 al 15%. Un’eventualità su cui alcuni partiti presenti in Gestione, Centro in primis, avevano per l’appunto chiesto di ragionare, invitando il Governo a fornire delle cifre.
Impatto nullo per le coppie con figli
Ora, come detto, la risposta è arrivata e l’impatto sarebbe alquanto limitato. Riscontrerebbero infatti un miglioramento rispetto alla loro attuale situazione, le coppie senza figli con un reddito disponibile tra i 50'000 e gli 80'000 franchi. Per le coppie con figli, invece, rispetto ad oggi non cambierebbe praticamente nulla. Il tema sarà affrontato martedì a Palazzo delle Orsoline. E di fronte a un aiuto ritenuto ridotto, l’ipotesi di un controprogetto portato avanti dal Centro a questo punto vacilla. Il partito ha convocato una conferenza stampa subito dopo la riunione.
PS pronto alla prova delle urne
Di fronte alle cifre, lo stesso PS parrebbe a questo punto deciso a portare il proprio testo al voto popolare senza ricerca di compromessi. In attesa di un'analisi sui nuovi numeri, la Lega continua a difendere la sua iniziativa. Mentre il PLR, ci viene spiegato, sta ancora valutando una terza via: aumentare il contributo cantonale per coprire i costi ospedalieri stazionari, oggi al 55%. Ciò che, a suo dire, abbasserebbe i premi nel medio termine. Durante l’ultima seduta di Gran Consiglio, il direttore del DSS Raffaele De Rosa aveva respinto l’idea, ritenuta troppo onerosa. Il tema però è tutt’altro che superato. Al di là del PLR, anche l’Ordine dei medici ha paventato questa possibilità di fronte alla Commissione sanità e sicurezza sociale.