
Stilista ed ex atleta italiano, Ottavio Missoni, che aveva compiuto 92 anni lo scorso 11 febbraio, si è spento all'alba, probabilmente a causa di quegli stessi problemi cardiaci per cui la settimana scorsa era stato ricoverato all'ospedale di Varese ma poi subito dimesso per suo desiderio personale, benché le sue condizioni restassero critiche.
Nato nel 1921 nell'allora Regno di Jugoslavia, Missoni cominciò la sua carriera da stilista nel 1953, insieme alla moglie Rosita Jelmini. Da un piccolo laboratorio di maglieria a Gallarate, la coppia approdò sulle passerelle di Milano con la prima collezione "Milano-Sympathy" avviandosi al successo. L'intera produzione artigianale fu spostata a Sumirago, che divenne il quartier generale Missoni sia come domicilio familaire che come sede lavorativa. Maestro di stile, Missoni ha fatto dell'uso del colore il suo cavallo di battaglia. Il motivo geometrico, distintivo della maglieria Missoni, lo ha reso celebre in tutto il mondo. La sua sensibilità agli accostamenti cromatici ha incontrato una sapiente tecnica sartoriale, che ha dato origine alla particolarità del suo stile: la fantasia a zig-zag. La più rappresentativa della casa.
Grande appassionato di atletica leggera, Missoni partecipò inoltre alle Olimpiadi londinesi del 1948, classificandosi al sesto posto nella finale dei 400 metri ostacoli. In questi ultimi giorni, secondo quanto trapela da ambienti della famiglia, appariva molto abbattuto per le sue condizioni ma non c'erano avvisaglie di un'imminente fine. Tanto che ieri aveva voluto vedere in televisione un incontro di tennis. Le sue condizioni sono peggiorate durante la notte.Certo, fa sapere chi frequenta la famiglia Missoni, dopo la tragedia che ha colpito il figlio Vittorio, scomparso con la compagna su un aereo in Venezuela, non si era mai ripreso, appariva abbattuto, anche se da quel giorno della vicenda non ha mai voluto parlare.
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