
Il Gran Consiglio ha bocciato questo pomeriggio la mozione di Boris Bignasca (Lega dei Ticinesi) che chiedeva di non esporre più la bandiera dell'UE sui palazzi pubblici ticinesi in occasione del 5 maggio, il giorno della fondazione del Consiglio d’Europa, organizzazione internazionale della quale la Svizzera è membro dal 1963.
"Il Ticino è stato creato dall'Europa, da Napoleone Bonaparte" ha ricordato Jacques Ducry in aula. "I colori della bandiera ticinese provengono da quella di Parigi. Oggi discutiamo semplicemente la nostra appartenenza a un continente".
La bandiera a 12 stelle del Consiglio d'Europa, ricordiamo, è uguale a quella dell'Unione Europea. Ma l'UE l'ha adottata più tardi, ha specificato Ducry. "In Svizzera e in Ticino la si espone solo il 5 maggio, proprio per festeggiare la ricorrenza del Consiglio. L’Unione Europea non c’entra nulla in questo dibattito".
A controbattere Tiziano Galeazzi (UDC), relatore di minoranza e favorevole alla mozione, il quale ha sottolineato che l'atto parlamentare non è contro il Consiglio d'Europa, ma contro una bandiera che serve due padroni. "In gioco non c'è solo una bandiera, ma un messaggio politico che va oltre l’orizzonte. Oggi vogliamo quindi chiamare all’adunata tutti i ribelli, i patrioti”.
Alla fine ha avuto la meglio il rapporto di maggioranza stilato da Jacques Ducry - accolto con 44 voti favorevoli (PLR, PPD, PS), 26 contrari (Lega, UDC, Verdi) e 7 astenuti - che proponeva di respingere la mozione.
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