Serie web
La caccia alle streghe torna in Ticino
Domenica 10 marzo a Locarno ci sarà l’anteprima dell’attesa serie web Stryx. La produttrice Camila Koller: “E’ un omaggio che vogliamo fare al cast, alla crew e al pubblico”.

Stryx è la nuova serie web da sei episodi ambientata nelle suggestive valli della Svizzera italiana, che verrà presentata in anteprima domenica 10 marzo al GranRex di Locarno. Il progetto è stato ideato da Camila Koller e Thania Micheli, della Kaylah Films. L’opera è stata diretta dal regista Marco Bitonti (regista de “La Violenza senza Maschera”), in collaborazione con il direttore della fotografia Alessandro F. Zumstein, entrambi produttori della casa di produzione Over Film Productions. Un progetto tutto indipendente, che si concentra su un pezzo di storia ticinese e sulla promozione del territorio.

Vogliamo cercare di promuovere il territorio e la sua storia e dare lavoro agli artisti locali
Camilla Koller

La decisione di restare in Ticino

“Mi sono detta che era giunta l’ora di provare a creare qualcosa anche a casa per cambiare un po’ la situazione”, ci spiega Camilla che, dopo aver conseguito il diploma in recitazione in Inghilterra, insieme a Tania Micheli ha scelto di tornare in Ticino, andando così controcorrente rispetto a chi preferisce restare all’estero, dove ci sono maggiori opportunità. Loro, fuori dai confini elvetici, hanno potuto sperimentare dei metodi diversi di produrre a livello indipendente e ora vogliono portare questo bagaglio di conoscenze in Ticino, “per cercare di promuovere il territorio e la sua storia e dare lavoro agli artisti locali”.

La scelta del tema

Oltre alla passione per la recitazione, Camila e Thania condividono l’amore per le serie storiche riguardanti le streghe. “Ho sentito che mancavano contenuti di questo tipo in Ticino”. La scarsità dei documenti storici sulla faccenda le ha portate ad una caccia al tesoro degna dei romanzi di Dan Brown. “Ho trovato dei documenti in biblioteca, alla vecchia maniera, scoprendo questi diari che documentavano il viaggio di Achille Gagliardi e Carlo Borromeo in Val Mesolcina, che condannarono diverse donne ed un prete”, ci racconta Camila. “Da lì è partita l’idea di romanzare questo fatto storico”. La serie mostra, infatti, il difficile periodo storico in cui l'Inquisizione arrivò a 'purificare' i territori elvetici. La storia si concentra su personaggi puramente fittizi di due donne che a loro malgrado si troveranno coinvolte nelle vicende della caccia alle streghe, guidata dall’inquisitore Carlo Borromeo a fine 1500.

I paesaggi locali

Uno degli obiettivi della serie era anche quello di valorizzare le bellezze del Cantone, scegliendo luoghi che visivamente si avvicinano di più all’epoca del 1500. Tra questi c’è Moghegno, in Vallemaggia. Per questa scelta bisogna ringraziare l’ex padrone di casa di Camila. “Mi ha indirizzata alla zona vecchia dei grotti, dove le casette non sono state toccate e risalgono al 1500”. Un altro luogo caratteristico è la chiesa a Giornico dedicata a San Nicola da Bari, anch’essa datata 1500.

Tramite il web si possono inoltre raggiungere più persone, anche a livello internazionale
Camilla Koller

Un inizio sfortunato?

Al giorno d’oggi è innegabile la popolarità delle serie. Camila ci spiega che la scelta di fare una serie web al posto di un film o un cortometraggio è stata dettata dal momento storico e altre questioni più pratiche. “La produzione è iniziata nel 2020, ci stavamo avvicinando ai problemi relativi al Covid-19 e al lockdown”. In questo delicato periodo, in cui le persone erano obbligate a restare in casa, si è potuto vedere un aumento dell’utilizzo del web e ciò ha guidato la scelta del format. “Tramite il web si possono inoltre raggiungere più persone, anche a livello internazionale”, aggiunge Camila. Un altro fattore che ha influito nella scelta è quello economico: “Mettendo la serie sul web abbiamo potuto tagliare i costi di distribuzione e realizzazione”.

Le principali difficoltà

Il problema più ostico che la produzione ha dovuto affrontare è stato proprio quello del budget, soprattutto affrontando i costi di una serie di tipo storico. “È coinvolta molta gente contemporaneamente, quindi anche a livello organizzativo è stato difficile poiché si sono messi tutti a disposizione per partecipare alle riprese nel loro tempo libero”. Alla serie hanno lavorato una trentina di persone, senza contare le varie comparse. Oltre ad attori più conosciuti come Flavio Sala e Yor Milano, la maggior parte erano alla loro prima esperienza in una serie. “Coloro che hanno partecipato lo hanno fatto perché credevano nel progetto e nel portare avanti un’idea nata e prodotta in Ticino. Non si trattava dunque di un lavoro retribuito, ma di un rimborso spese”.

Finanziare il progetto

Il progetto è stato finanziato principalmente da una campagna di crowdfunding. “Può essere una bella alternativa che può funzionare, ma non abbiamo avuto un grande riscontro”, ci racconta ancora Camila. Il tetto di 20mila franchi non è infatti stato raggiunto, ne sono stati raccolti solo la metà. Nonostante la partenza non perfetta, le produttrici non si sono perse d’animo. Grazie a dei finanziamenti da parte di privati e associazioni arrivati in un secondo momento, e al coinvolgimento della Over Film Productions che ha rafforzato il team, sono riuscite a proseguire, arrivando con pochi mezzi e tanta forza di volontà all’anteprima di domenica.

L’anteprima domenica 10 marzo a Locarno e i prossimi passi

Dopo tre anni, si potrà dunque vedere il prodotto dei loro sforzi. “Questa anteprima è un omaggio che vogliamo fare a tutto il cast, la crew e al pubblico”, sottolinea Camila. Il passo successivo sarà quello dei grandi festival e a seconda della ricezione del pubblico si deciderà su quale piattaforma pubblicarlo. “Si pensava a Youtube in modo tale che sia accessibile a tutti, però stiamo valutando anche altre piattaforme come PlaySuisse”.

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