"Su richiesta di Bally, abbiamo concordato un appuntamento per lunedì con il sottoscritto e il sindaco per fare il punto della situazione con il nuovo Ceo". Queste sono le parole dette sabato a Ticinonews da Roberto Badaracco, vice sindaco di Lugano e Capodicastero Cultura. E ieri l'incontro c'è stato. Sul tavolo il futuro di Villa Heleneum a Castagnola, un'edificio di proprietà della Città che attualmente ospita la sede della Fondazione Bally, la cui chiusura definitiva avverrà il prossimo 15 gennaio. Come spiegato ai nostri microfoni dallo stesso Badaracco, "per cinque anni Bally sarebbe obbligata a pagare un'indennità d'affitto", ma "durante la stesura del contratto è stata inserita una clausola di svincolo per entrambe le parti su cui è possibile fare leva a determinate condizioni", ha detto lo stesso Capodicastero cultura al Corriere del Ticino. La Città potrebbe quindi rientrare in possesso della Villa prima del previsto e questo potrebbe aprire a una possibile vendita dell'immobile, vista anche la situazione finanziaria in cui versa la Città. "Non si può escludere visto quanto è successo in queste ultime settimane e mesi con il preventivo di Lugano", ci aveva detto Badaracco, e Raoul Ghisletta, Capodicastero immobili, al foglio di Muzzano ha spiegato che "la vendita di Villa Heleneum sarà solo la prima di una serie di rinunce che possono rattristare, ma che sono inevitabili per risanare le finanze nel modo meno doloroso possibile. L’importante è mantenere i terreni e gli immobili strategici per la politica economica, dell’alloggio, degli anziani e universitaria".
Con la chiusura definitiva della Fondazione Bally, che avverrà il 15 gennaio, la Città potrebbe tornare in possesso dello stabile di Castagnola. Badaracco sabato aveva già spiegato a Ticinonews di "non escludere una possibile vendita dello stabile". Un'eventualità anche per il capodicastero immobili Raoul Ghisletta.